All'assalto del pullman dei giocatori «I soldi dateli a noi e non al casinò»

All'assalto del pullman dei giocatori «I soldi dateli a noi e non al casinò» Come nei «western» sulla linea per Campione d'Italia All'assalto del pullman dei giocatori «I soldi dateli a noi e non al casinò» I tre banditi hanno rivendicato il colpo ai «nar», un'organizzazione di destra - Non tutti hanno denunciato il danno: varcavano il confine con somme non consentite MILANO — «I soldi è meglio che li diate a noi, amiche al casinò». Cosi tre rapinatori hanno svuotato le tasche ai 35 passeggeri del pullman in servizio sulla linea Milano-Campione d'Italia, dopo averlo dirottato in aperta campagna. L'automezzo della società «Subalpina» era partito giovedì alle 21, come'ogni sera: tra i lavoratori e i giocatori che abitualmente percorrono il tragitto c'erano anche i tre banditi, seduti in posti «strategici», in testa, al centro e in coda al veicolo. Un chilometro dopo il casello di Lainate sull'autostrada per Como, i banditi si sono alzati, pistole in pugno, uno ha puntato l'arma alla tempia del conducente, Gianni Bassan. 37 anni. «Siamo dei "Nar". Ora fai la strada che ti indico io», ha intimato l'uomo. Giunti ad Origgio, dove lo svìncolo autostradale non ha casello, l'autista ha dovuto imboccare una strada secondaria. Motore fermo luci spente, zona deserta: per i passeggeri non c'è stata altra possibilità che consegnare ai malviventi denaro, preziosi e persino i documenti. Il bottino, raccolto come negli «assalti alla diligenza» in un sacco di iuta, è stato senz'altro più ricco di quanto non abbiano denunciato ai carabinieri di Saronno i derubati. Alcuni giocatori hanno probabilmente nascosto di aver avuto con sé più denaro di quanto consentano le leggi valutarie. Secondo quanto dichiarato comunque, si tratta di un colpo da 4 milioni in denaro, ai quali va aggiunto il valore dei preziosi, gioielli e orologi. I banditi hanno tenuto sotto mira i passeggeri per una ventina di minuti, le mani bene in vista sulla spalliera del sedile anteriore. Poi hanno consegnato all'autista un ciclostilato: «Onore ai camerati caduti. N.A.R.». Ma sull'autenticità di questa rivendicazione dei «Nuclei armati rivoluzionari», organizzazione di estrema destra, i carabinieri nutrono molti dubbi. Sembra piuttosto un espediente per sviare le indagini. Prima di fuggire i tre malviventi hanno intimato a tutti di non muoversi per almeno mezz'ora. -Abbiamo minato il terreno qui attorno», ha detto uno di loro. E per rendere più credibile la minaccia hanno sistemato un blocco di stucco dal quale uscivano dei fili. Gettate le chiavi dell'automezzo nel prato sono scappati probabilmente con un complice che li aveva seguiti in auto. Pochi minuti dopo il conducente, che non aveva creduto al trucco dell'esplosivo, è sceso dal pullman, ha recuperato le chiavi e ha raggiunto una casa poco distante mn.c.

Persone citate: Gianni Bassan

Luoghi citati: Como, Italia, Lainate, Milano, Origgio, Saronno