Gli orafi rilanciano preziose tabacchiere
Gli orafi rilanciano preziose tabacchiere Alla fiera dei gioielli di Vicenza Gli orafi rilanciano preziose tabacchiere In argento e in oro, sono richieste da chi punta sui «beni di rifugio» e dai molti che sono tornati al tabacco da fiuto VICENZA — A Vicenza gli orafi «lanciano» le tabacchiere. Una notevolissima quantità di questi graziosi oggetti, da tempo considerati una simpatica testimonianza del passato, è infatti esposta nei padiglioni dell'edizione invernale 1980 della «Fiera internazionale dell'oreficeria, gioielleria e argenteria» di Vicenza, che sarà inaugurata oggi dal presidente del Consiglio Cossiga. Queste tabacchiere — in argento, oro, smaltate o cesellate — trovano una giustificazione non solo nel fatto di moda, difficilmente spiegabile, ma anche in precise ragioni di mercato. La situazione economica mondiale, che ha portato l'oro a quotazioni elevatissime Un questi giorni è a 15.500 lire '1 grammo), ha Indotto i gloielUeri a specializzarsi nella produzione di oggetti di dimensioni non particolarmente vistose e di gusto classico, tali cioè da poter essere considerati «beni rifugio», il cui interesse è destinato a protrarsi nel tempo. Ecco, allora, 11 «revival» di quegli oggetti, come le tabacchiere, che furono in auge nel lunghissimo periodo che va dal Settecento, attraverso tutto l'Ottocento, sino al secondo anteguerra. Se a questo si aggiunge la campagna contro il fumo, che ha indotto molte persone a lasciare sigari e sigarette per tornare all'antico, assai meno nocivo, vizio del tabacco da fiuto, si ha un quadro abbastanza completo delle ragioni economiche e psicologiche che decreteranno la fortuna delle tabacchiere In oreficeria. Un'altra tendenza riscontrabile alla Fiera di Vicenza — e che s'inserisce nell'arcinota «crisi» dei metalli di valore più elevato — è quella che punta sulle pietre «umili», ma capaci di «prestazioni estetiche». Quest'anno, ad esempio, sarà di moda il granato, la pietra dura di color rosso cupo, molto in uso nel secolo scorso, di prezzo assai contenuto. Altri materiali «d'effetto», ma di costo relativamente basso, con i quali i metalli preziosi vengono abbinati, sono i! turchese, le perle di fiume, il corallo, che si trovano anche nel nostro Paese. Ancora una volta, insomma, la li i, a el ei rra, ia ie, di fantasia italica non si limita a garantire la sopravvivenza di un settore fondamentale per l'economia della nazione, ma addirittura lo incrementa. Importantissimo, si diceva, il settore dell'oreficeria per la bilancia dei pagamenti italiana, e in particolare per il Veneto: nel solo Vicentino, sono oltre 7500 le unità produttive industriali o artigiane (in tutta Italia gli addetti sono 35.000). La situazione del settore orafo non appare per nulla preoccupante. A Vicenza, quest'anno, sono presenti 850 espositori provenienti da 35 province italiane e da 7 Paesi stranieri. ._ ., Gigi Bevilacqua
Persone citate: Gigi Bevilacqua
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