Vitalone

Vitalone Vitalone (Segue dalla 1 " pagina) avrebbero potuto rivolgersi per consigli e aiuto in caso di guai. Sarebbe stato sequestrato otto anni fa, per la precisione il 16 marzo del 1972, nell'abitazione di Libero Maesano, militante di Potop e molti anni dopo arrestato come presunto terrorista nell'ambito dell'inchiesta Moro. L'elenco, sequestrato anni prima, sarebbe confluito, con l'arresto di Maesano, negli atti dell'inchiesta Moro, depositati di recente e divenuti dunque pubblici. Di qui l'iniziativa di Vitalone che di quell'inchiesta Moro si è occupato fino alla sua elezione a senatore, nel giugno scorso. La reazione del magistrati chiamati in causa è stata anzitutto di stupore. Luigi Saraceni, pretore del lavoro, è stato da noi raggiunto telefonicamente quando ancora non sapeva dell'interpellanza: «Sono esterrefatto — è~stàta" la risposta —, non so se sorridere, o se esprimere tutto il mio disprezzo per chi ha orchestrato un'iniziativa cosi ignobile. Quanto alla perquisizione, ricordo un episodio di alcuni anni fa: un collega scherzosamente disse che in una sede di Potere operaio, se ben ricordo dalle parti di piazza Argentina, erano stati trovati indirizzi e numeri di telefono di alcuni magistrati, tra cui c'ero anch'io. La cosa finì li, com'era logico: chiunque avrebbe potuto procurarsi numeri e indirizzi attraverso l'elenco telefonico». Saraceni, oltre che con gli altri magistrati, è chiamato in causa anche autonomamente: lo si accusa di essersi definito, in un'intervista, conriguo» ai terroristi. La citazione non sembra però molto centrata: l'intervista di cui i senatori parlano è stata rilasciata nel luglio del '78 al settimanale «L'Europeo». Eccone i passi più interessanti. Erano i giorni in cui Piperno, ricercato ma pronto a Incontrare i giornalisti, aveva lanciato la proposta di una «tregua» tra Stato e terroristi, di un'amnistia che allentasse la tensione e favorisse ripensamenti. Interrogato su questa ipotesi. Saraceni aveva detto testualmente: «La gente che Ita una contiguità col terrorismo è tanta, c'è tutto il '68, tutta la sinistra extraparlamenta; e. C'è la storia di molti di noi, ed io non mi escludo. Si tratta — aveva concluso — di spezzare definitivamente questa contiguità: e Piperno, che dal '68 viene, ha capito proprio questo». Se ne riparlerà comunque oggi. «Magistratura democratica» ha già annunciato un duro comunicato di protesta. Il solo precedente che le cronache giudiziarie ricordino (quello del giudice istruttore di Milano Ciro De Vincenzo, accusato di collusione con le Br dal generale Dalla Chiesa) si esaurì quattro anni fa col pieno proscioglimento del magistrato. g; Zt

Persone citate: Ciro De Vincenzo, Dalla Chiesa, Luigi Saraceni, Piperno, Saraceni, Vitalone

Luoghi citati: Milano