Bandito ucciso, un altro ferito mentre preparano un sequestro

Bandito ucciso, un altro ferito mentre preparano un sequestro i i i In una sparatoria con cacciatori a Tempio Pausania Bandito ucciso, un altro ferito mentre preparano un sequestro Entrambi erano evasi alcuni giorni fa e avevano in tasca una lista contenente i nomi delle persone da rapire - Due complici sono riusciti a fuggire - Si erano insediati nella villa di un professionista che intendevano sequestrare OLBIA — Un bandito ucciso, un altro ferito e catturato,, due stretti in un accerchiamento dal quale — dicono le forze dell'ordine—non possono scappare. L'operazione, condotta da alcuni cacciatori ai quali si sono successivamente uniti 1 carabinieri, è servita a sventare il sequestro di persona e ad eliminare una banda di sequestratori. Il malvivente ucciso è il sassarese. Luigi Viglietti, 33 anni, evaso due giorni fa dalla colonia penale di Mamone al confine tra le province di Sassari e Nuoro. Nelle sue tasche è stato trovato un elenco di persone da sequestrare: il primo nome è quello del dottor Iosto Azzena, chirurgo di Tempio Pausania in pensione; gli altri — che gli inquirenti non hanno naturalmente reso noto — sono di due operatori turistici e di un in-, dustriale della costa nord occidentale della Sardegna, quella per intenderci dove nel 1979 sono state sequestrate ben otto persone, due delle quali ancora in mano ai banditi. Il dottor Azzena. 70 anni, possiede una villa nella località turistica «Barabisa» vicino a Palau. a poca distanza dal luogo nel quale vennero presi — il 21 agosto dell'anno scorso — l'ingegnere elettronico inglese Ralf Schild. la moglie Dahpne e la figlia Annebelle. Vi si recava spesso, il più delle volte per il fine settimana. La scorsa notte della villa avevano preso possesso quattro malviventi che vi si erano acquartierati in attesa della vittima designata. Avevano con sé una scorta di cibo, ma soprattutto di armi: mitra, pistole e bombe a mano, nonché alcune maschere. Che attendessero il dottor Azzena è scontato, dato che il suo nome era il primo dell'elenco, ma è possibile supporre che se il chirurgo avesse deciso questo fine settimana di restare a casa, essi nella sua villa avrebbero fatto la base operativa per uno degli altri tre sequestri preventivati. Il piano è fallito grazie a quattro cacciatori che ieri mattina si trovavano nella zona per una battuta alla volpe. Intorno alle 10 essi venivano pregati da un «vigilante» (guardia giurata che i proprietari delle ville assumono per la custodia dei loro averi) di aiutarlo a controllare la villa dell'Azzena dove aveva notato dei movimenti sospetti. Ma i quattro cacciatori e il vigilante venivano accolti, nell'approssimarsi alla casa, a colpi d'arma da fuoco cui prontamente rispondevano ingaggiando un violento conflitto. Due banditi, che si trovavano fuori della villa, venivano raggiunti dalle fucilate: il Viglietti al petto e al viso per cui moriva all'istante; il suo compagno — Vincenzo Cossu, 27 anni, sassarese anch'egli e anch'egli evaso dalla colonia penale — ad una gamba ed in maniera non grave. E' stato catturato poco dopo nascosto dietro un cespuglio. I cacciatori erano ben consci che all'interno della villa vi si trovavano altri banditi, ma ritenevano che questi avessero con sé qualche ostaggio: perciò preferivano non penetrare nella villa per non coinvolgere gli ostaggi nel conflitto o esporli alla rappresaglia dei malviventi. E costoro, profittando dell'indecisione dei cacciatori, riuscivano a darsi alla fuga saltando da una finestra. Un'ampia zona è stata però circondata dai carabinieri che sono immediatamente intervenuti in forze: gli inquirenti sono certi che iÉ banditi si trovano dentro il cerchio e che la loro cattura è questione di ore. Più precisamente, si era ritenuto che gli ostaggi dentro la villa fossero la signora Schild e la figlia, delle quali si attende di giorno in giorno il ■rilascio, considerato che l'ac-, cordo sulla cifra del riscatto pare sia stato finalmente raggiunto. Un'ipotesi un po' inverosimile dato che i banditi preferiscono attendere in «casa» il pagamento del riscatto e non consegnare gli ostaggi a domicilio. Antonio Pinna Sassari. Le trattative per la liberazione di Daphne Schild e della figlia Annabelle (nella foto) continuano. L'ing. britannico Rolf Schild, rapito con la famiglia nell'agosto 79 liberato il 5 settembre, è riuscito ad ottenere il silenzio-stampa in Inghilterra e in Sardegna, per facilitare i contatti con i banditi. Madre e figlia si trovano in mano dei malviventi da 140 giorni

Luoghi citati: Inghilterra, Nuoro, Olbia, Palau, Sardegna, Sassari, Tempio Pausania