Milano: una misteriosa bionda scaraventata dal quarto piano?

Milano: una misteriosa bionda scaraventata dal quarto piano? Forse una vendetta del racket delle prostitute Milano: una misteriosa bionda scaraventata dal quarto piano? Morta quasi sul colpo sull'asfalto - In casa, intestato alla ragazza, un passaporto rubato e altri due documenti d'un sudamericano per ora introvabile - La vittima «riceveva clienti a tutte le ore» MILANO — Una voce anonima ha chiamato martedì notte il centralino dei vigili urbani: «C'è una donna morta in via Novara, all'altezza del numero 3». Sul marciapiede una ragazza coi capelli biondi e lunghi, attraente, con indosso solo jeans e maglione. Secondo un passaporto trovato in casa, ma che risulta rubato, si chiamerebbe Martlza Fioreni, 26 anni. E' precipitata, o forse è stata gettata, dal balcone della sua abitazione, al quarto piano. Aveva il cranio sfondato e quando è arrivata l'ambulanza era già morta. Per ora sono aperte tutte le piste, ma l'ipotesi di un suicidio trova sempre meno credi- to. La polizia ha trovato nell'appartamento della ragazza altri due passaporti intestati alla stessa persona, ma di differenti nazionalità: spagnola e brasiliana. Il proprietario dei documenti è un uomo di 33 anni, José Della Santo Vara, che ora è ricercato. Da lui gli inquirenti si aspettano di conoscere maggiori particolari sulla personalità della ragazza morta che, stando alle testimonianze dei vicini, riceveva «clienti» nel suo appartamento. La palazzina di via Novara, in una zona periferica e popolare, è senza portineria e le famiglie che l'abitano conoscevano poco la vittima. Si erano lamentate per il continuo via vai di gente, nelle ore più diverse, e per il baccano. E' stato cosi anche l'altra notte; nessuno ha fatto caso a quello che succedeva nell'appartamento della ragazza. Quando la polizia è entrata nell'abitazione di Martlza c'era la porta aperta, come se qualcuno fosse appena fuggito. Sicuramente la donna aveva passato la serata In compagnia. Sulla tavola, apparecchiata per quattro persone, c'erano gli avanzi di una cena; su un tavolino era poggiato anche un biberon. La televisione in camera da letto era accesa, cosi come un altro apparecchio, posto in una seconda stanza, ed anche un giradischi era ancora in funzione, a tutto volume. Qualcuno, forse, ha cercato di coprire 1 rumori di una colluttazione o le invocazioni di soccorso della vittima. E' possibile che la giovane abbia cercato di difendersi da un'aggressione; c'erano sedie rovesciate, soprammobili per terra. Sono elementi che inducono a rifiutare l'ipotesi di un suicidio: anche se la donna è caduta dal balcone senza spinte, sicuramente la tragedia è avvenuta mentre la giovane cercava di sfuggire ad un pericolo. Se risultasse vero che Martlza, come dicono gli abitanti dello stabile, era una prostituta, della sua morte potrebbe essere responsabile il «ra¬ cket», In buona parte controllato proprio da pregiudicati sudamericani. Ecco perché la polizia attribuisce molta Importanza a José Della Santo Vara, che doveva essere in stretti rapporti con la ragazza, visto che lasciava i propri documenti in casa sua. Nessun altro elemento utile alle indagini è invece emerso per il momento dalla perquisizione effettuata in casa della giovane. Qualcuno ha si sentito un rumore di passi frettolosi, ma non vi ha prestato particolare attenzione, dato che questo accadeva quasi tutte le sere. Se quello era l'assassino, certo é riuscito a fuggire poco prima dell'arrivo della polizia: un disco suonava ancora quando gli agenti sono arrivati. m. ca.

Persone citate: José Della Santo Vara

Luoghi citati: Milano