E arrestato a Milano un giovane coinvolto nel delitto Torregiani

E arrestato a Milano un giovane coinvolto nel delitto Torregiani E arrestato a Milano un giovane coinvolto nel delitto Torregiani MILANO — Angelo Franco, 25 anni, operaio dell'Alfa Romeo, già arrestato lo scorso anno nell'inchiesta sull'uccisione del gioielliere Pier Luigi Torregiani, condannato per detenzione di armi e scarcerato per mancanza di indizi dell'accusa di omicidio, è finito in carcere ieri mattina con l'accusa di partecipazione a banda armata. La posizione di Franco si è aggravata perché gli inquirenti hanno tra l'altro accertato che le pistole a suo tempo sequestrate in casa dell'operaio provenivano dalla rapina a un'armeria di Bergamo e altre armi provenienti dalla stessa rapina sono state sequestrate in covi terroristici: ciò ha consentito ai giudici un collegamento e quindi un riesame della posizione di Angelo Franco. Nei confronti del giovane i magistrati Turone e Forno avevano spiccato lunedi uno dei quindici mandati di cattura decisi dopo l'esame di una serie di elementi nuovi scaturiti dalle inchieste sul caso Torregiani, sulla scoperta di basi terroristiche in via CastelQdardo e via Plcozzi, sull'arresto di Walter Andreatta e Giuseppe Crippa, avvenuto dopo una perquisizione disposta dai magistrati torinesi in¬ caricati di indagare sull'uccisione del giudice Alessandrini a Milano. Molti del mandati di cattura riguardano persone già in carcere, quattro sono a carico di latitanti (si conoscono i nomi di tre: Sante Fatone. Pietro Mutti e Sebastiano Masala), tutti già ricercati all'epoca dell'omicidio Torregiani. Gli stessi latitanti, più Giuseppe Memeo, arrestato di recente nella base terroristica di via Plcozzi sono accusati di concorso nell'uccisione del gioielliere Torregiani. A chiamare in causa Memeo sarebbe stato dal carcere Walter Andreatta, un giovane arrestato il 22 ottobre scorso Insieme a Giuseppe Crippa. Secondo l'Andreatta, sarebbe stato proprio Memeo a dirgli di aver partecipato all'attentato contro Torregiani. Una sedicesima persona. Marco Masala, anch'essa già inquisita per il caso Torregia,ni, è stata colpita da comunicazione giudiziaria per partecipazione a banda armata. Angelo Franco figura tra coloro che. in occasione degli arresti per il caso Torregiani tra gli autonomi della «Barona», denunciarono gli inquirenti sostenendo di essere stati percossi al momento della cattura e durante i-primi interrogatori.

Luoghi citati: Bergamo, Milano