Tre agenti venuti dal Sud che si sentivano milanesi

Tre agenti venuti dal Sud che si sentivano milanesi Chi sono le vittime del nuovo agguato Tre agenti venuti dal Sud che si sentivano milanesi Due avevano famiglia, il terzo era fidanzato e prossimo alle nozze I tre poliziotti assassinati ieri mattina dalle Brigate rosse a Milano erano in servizio presso il Commissariato Ticinese. Non risulta avessero svolto, né svolgessero, incarichi specifici di antiterrorismo. Avevano un compito particolare: ogni giorno facevano un giro di controllo nelle vicine fabbriche e nelle scuole. n nome dell'appuntato Cestari era stato fatto tra gli indiziati nell'inchiesta sull'uccisione dello studente Roberto Franceschi, avvenuta la sera del 23 gennaio 1972 davanti all'università Bocconi, durante scontri con la polizia. Il giudice istruttore Ovilio Urbisci scagionò Cestari da ogni addebito Rocco Santoro. Aveva 31. anni, era nato a Baronissi in provincia di Salerno. Si era arruolato nella polizia 10 anni or sono. Aveva il grado di vice-brigadiere. Stabilitosi da tempo a Milano, vi aveva co-' nosciuto Caterina Esmeralda Musolino, con la quale si era sposato il 30 luglio di tre anni or sono. La moglie ha 22 anni. Santoro lascia un figlio che compirà due anni in aprile. La famiglia Santoro abita in via Brioschi 42, al secondo plano di un palazzo, in due stanze e servizi. Vicino c'è una piazza piena di neve e di nebbia. Su un albero si vedono fili argentati, dorati e rossi: un ricordo di Natale. Du¬ rante le feste, Rocco Santoro aveva comperato i mobili nuovi a Salerno e li aveva fatti spedire a Milano. A Baronissi vivono i genitori del brigadiere (Domenico e" Maria Elisabetta D'Alessio) e' tre fratelli. Il padre è pensionato, in passato aveva fatto il muratore. Rocco era il primogenito. La notizia dell'assassinio è stata portata alla famiglia dal colonnello Montoro, comandante del gruppo guardie di Pubblica Sicurezza di Salerno. Antonio Cestari. Appuntato, aveva 50 anni. Era nato a San Lorenzello, un comune di 3 mila abitanti a 38 chilometri da Benevento. Si era arruolato nella polizia nel 1957 e da molti anni era in servizio a Milano, dove si era creato una famiglia. La moglie, Maria Grazia Mecenero, di Mantova, ha 45 anni. Lascia due figli. Carmine e Paolo, nati nel 1963 e nel 1969. La famiglia Cestari abita in via Andrea del Castagno 1, in un palazzo: moderno, al quinto plano. L'appuntato si considerava ormai milanese d'adozione, ma durante le vacanze tornava con la famiglia a San Lorenzello, dove in via Telese 51 abita il fratello Geremia. L'appuntato forse pensava di stabilirsi al Sud appena raggiunta la pensione. La primavera dello scorso anno aveva avuto un infarto; era stato salvato dopo essere ri¬ masto per diversi giorni sotto 'la tenda a ossigeno. Ora voleva completare il periodo di servizio per ottenere poi la -pensione. La notizia della morte di Antonio a San Lorenzello è stata portata al fratello Geremia Cestari dal comandante del gruppo delle guardie di Pubblica Sicurezza di Benevento, colonnello Carriera. Michele Tatuili. Agente, era nato a Bitonto. presso Bari, il 28 agosto 1955. Si era arruolato nella polizia nel 1974 e , aveva poi seguito i corsi della scuola centrale di Pubblica Sicurezza. Trasferito a Milano nel 1976, era contento del lavoro e della destinazione. L'ultima volta era stato in famiglia alcuni giorni prima di Natale, per una licenza di sette giorni. _ _ . Alle sollecitazioni della famiglia (il padre è un bidello pensionato; la madre è casalinga) perché si facesse avvicinare alla famiglia, Michele aveva risposto: «Sono soddisfatto e stimato. Per adesso preferisco rimanere dove mi trovo*. Tatuili si era fidanzato con una ragazza di Milano e avrebbe dovuto sposarsi entro l'anno. Per ora viveva nella caserma del Commissariato Ticinese, in una stanza assieme a un commilitone. La giovane fidanzata ha appreso la notizia dell'assassinio dalla radio. Rocco Santoro Antonio Cestari Michele Tatuili