Chieste 13 condanne da 2 a 15 anni contro i «Primi fuochi di guerriglia» di Adriaco Luise

Chieste 13 condanne da 2 a 15 anni contro i «Primi fuochi di guerriglia» A Napoli: le accuse vanno dalla banda armata al tentato omicidio Chieste 13 condanne da 2 a 15 anni contro i «Primi fuochi di guerriglia» Fiora Pirrì Ardizzone, Ugo Melchionda, Lanfranco Caminitì e Davide Sacco rischiano le pene maggiori - Per due imputati il pm ha sollecitato l'applicazione dell'amnistia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Il rappresentante della pubblica accusa dott. Diego Marmo ha concluso ieri la la requisitoria al processo in assise contro i quindici imputati — di cui tre a piede libero — della cellula eversiva •Primi fuochi di guerriglia; un gruppo potente e pericoloso che aveva in Fiora Pirri Ardizzone, l'ex moglie di Franco Piperno, e in altri capi storici del movimento gli elementi di spicco dell'associazione sovversiva nel Sud. Un intervento durato due giorni, in cui il pubblico ministero ha rifatto la storia del gruppo terroristico, ha analizzato il ruolo svolto dagli imputati, ha focalizzato gli obiettivi dei «Primi fuochi di guerriglia* nell'ambito della lotta armata per sovvertire l'ordine dello Stato. .Quando vennero scoperti e sgominati — ha detto tra l'altro il dott. Marmo — non erano certamente nella fase organizzativa, avevano già siglato alcune azioni terroristiche. Nel numero delle "case armate" (covi) localizzate dai carabinieri c'è la prova della pericolosità della cellula eversiva che aveva raggiunto un alto livello di sperimentazione nell'uso delle armi e di esplosivi e un'efficiente organizzazione in grado di far giungere a distanza di centinaia di chilometri i volantini con i quali rivendicava l'assalto al centro meccanografico della Cassa di Risparmio di Lucania e Calabria...'. A conclusione della requisitoria il pubblico ministero ha affermato che l'aggregazione degli imputati non era avvenuta soltanto perché dettata da esigenze logistiche di studenti del Meridione trasferiti nella grande città per motivi di studio universitari. Li aveva uniti il proposito di realizzare un più ampio disegno sovversivo che per una decina di essi si era concretato nel- l'associazione in banda armata. Il dott. Marmo, prima di procedere all'elencazione dei capi d'accusa per ciascun imputato e alle relative richieste di pena, ha esortato i giudici della Corte d'assise a tener presente che 'il Paese reale è dalla parte di coloro che muoiono per difendere le istituzioni e l'amministrazione della giustizia e ad affrontare col necessario rigore il terrorismo-. Per undici imputati ha riconosciuto la responsabilità della partecipazione a banda armata e ha chiesto per essi pesanti condanne. . Per Ugo Melchionda, che partecipò anche al tentativo di rapina contro il'gioielliere napoletano Maranta, rimasto ferito nell'episodio delittuoso, 15 anni e 4 mesi di arresto. Ha ritenuto Fiora Pirri Ardizzone l'organizzatrice-animatrice dei 'Primi fuochi di guerriglia» e ha chiesto 13 anni e 3 mesi di arresto, a conferma dei reati a lei addebitati: partecipazione a banda armata, associazione sovversiva, detenzione di armi ed esplosivi, il raid all'elaboratore elettronico del Centro meccanografico di Cosenza, ha ricordato che presso di lei venne sequestrata la matrice originale del volantino con cui il gruppo terroristico rivendicò l'azione alla Banca Popolare di Cosenza. Tredici anni e tre mesi di arresto per Lanfranco Caminiti e Davide Sacco; 11 anni e 3 mesi di arresto per Antimo De Santis; 10 anni a Nicolina De Maio; 7 anni e 6 mesi di re¬ clusione e 3 mesi di arresto per il falegname Guglielmo Casciello; 7 anni e 6 mesi di detenzione per Onofrio Penilo, Salvatore La Rocca; 7 anni a Luigi Campiteli!; 5 ad Andrea Leone. Secondo una gradualità delle singole posizioni, il rappresentante della pubblica accusa ha invocato l'applicazione dell'amnistia per Federico Mazzaro e José Mazzei, accusati di associazione sovversiva. Per Stefania Maurizio 2 anni per detenzione di materiale esplosivo, l'amnistia per l'associazione sovversiva, insufficienza di prove per la fabbricazione dell'ordigno esploso tra le mani di un terrorista al vico San Liborio, in un popolare quartiere napoletano, che diede l'avvio alle indagini della Digos nella primavera del '78. Tre anni infine di reclusione per associazione sovversiva e detenzione di armi e favoreggiamento a Claudia Brodetti, la figlia di un medico italo-americano. Nel pomeriggio sono iniziate le arringhe della difesa. Hanno parlato i difensori di Stefania Maurizio, Andrea Leone e Federico Mazzaro. imputati minori. Si sono rifatti all'inconsistenza delle prove, al coinvolgimento nelle indagini soltanto perché frequentavano per motivi di studio i covi scoperti dalla Digos e hanno invocato per tutti l'assoluzione con formula piena. Il processo continua con l'arringa di altri difensori. Adriaco Luise

Luoghi citati: Calabria, Cosenza, Lucania, Napoli, Nicolina De Maio