Il presidente Tito forse sarà operato

Il presidente Tito forse sarà operato Voci di ritiro dal potere Il presidente Tito forse sarà operato Sui giornali jugoslavi una foto del vecchio leader con i chirurghi De Bakey (Usa) e Kniazev (Urss) - Per ora «intense cure mediche» BELGRADO — Una fotografia del maresciallo Tito, a colazione con i chirurghi Michael De Bakey (americano) e Marat Kniazev (sovietico), è stata pubblicata ieri con grande rilievo sui giornali jugoslavi. Il presidente jugoslavo — che la settimana scorsa è stato ricoverato in clinica per 48 ore per disturbi circolatori agli arti inferiori — vi è ritratto di profilo. La fotografia, che è la prima immagine del vecchio leader dopo il breve soggiorno in clinica, costituisce anche uno dei pochi documenti ufficiali resi noti, nelle ultime ore, sulla salute di Tito. L'agenzia di stampa Tanjug riferisce in un breve dispaccio che il capo dello Stato jugoslavo ha ricevuto ieri nella sua residenza di Brdo. nelle Alpi Slovene, ad una trentina di chilometri da Lubiana, due alti funzionari, Lazar Kolisevskl e Stevan Doronjski, rispettivamente vicepresidente della presidenza collegiale e presidente di turno del Comitato centrale del partito comunista jugoslavo. Presente all'incontro è stato anche il segretario della presidenza del partito, Dusan Dragosavac. I tre dirigenti — precisa la Tanjug — hanno informato il presidente Tito «degli ultimi sviluppi della situazione internazionale- e hanno passato in rassegna con lui le «questioni attuali dello sviluppo sociale, politico ed economico- della Jugoslavia. Oltre a questi due documenti, non si hanno — per il momento — altre informazioni sulla salute di Tito e sulla vera natura dei suoi disturbi; gli osservatori si chiedono se si tratti effettivamente di fatti circolatori o non, invece, di una malattia cardiaca. Da alcune indiscrezioni si è appreso che il collegio di otto medici jugoslavi che hanno in cura il maresciallo Tito sta esaminando la possibilità di sottoporre il paziente ad un intervento — la cui natura non è stata precisata — con la consulenza di due professori stranieri, De Bakey e Kniazev, noti specialisti nei settori, rispettivamente, della chirurgia cardiaca e delle malattie vascolari. Secondo altre voci, non controllabili, nella notte fra sabato e domenica si sarebbe svolta una riunione fra le massime autorità del Paese. Anche l'incontro di oggi tra Tito (che nella residenza di Brdo è tuttora sottoposto «a lunghe e intense cure mediche-) e i rappresentanti dei due massimi organi del Paese Kolisevski e Doronjski, ha immediatamente provocato le più svariate illazioni. Fra le ipotesi avanzate — nessuna peraltro ha avuto conferma — vi è quella che i dirigenti jugoslavi vogliano dimostrare all'opinione pubblica che malgrado la sua indisposizione, il presidente è in grado di svolgere normalmente le sue funzioni di capo di Stato e di presidente della lega dei comunisti. Secondo un'altra ipotesi, il maresciallo Tito, considerando che la lunga degenza potrebbe creare degli ostacoli alle sue normali attività di capo dello Stato, potrebbe aver deciso di esaminare la possibilità — e le condizioni — di un suo ritiro provvisorio, o forse anche definitivo, dall'attività pubblica.

Persone citate: De Bakey, Dusan Dragosavac, Lazar Kolisevskl, Marat Kniazev, Michael De Bakey, Stevan Doronjski

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Lubiana, Urss, Usa