Mosca per il Pakistan di Daniel Vernet

Mosca per il Pakistan Mosca per il Pakistan j(Segue dalla V pagina). cà: -Questo discorso — scrive — non sembra venire da una persona che riveste la massima carica degli Stati Uniti, ma piuttosto da un candidato che entra in una nuova fase della lotta elettorale». Ecco perché Carter «cerca di accontentare gli ambienti sciovinisti: Quanto all'Afghanistan, i sovietici, convinti che in fattodi propaganda la miglior difesa sia l'attacco, denunciano itentativi americani di -interferire grossolanamente negli affari interni del Paese» e af¬ fermano che -soltanto il popolo afghano, e nessun altro^ ha il diritto di definire la sua via di sviluppo interno ed il suo modo di organizzare i rapporti con gli altri Paesi». L'esame del caso Afghanistan da parte del Consiglio di Sicurezza, inoltre, è -illegale». La dichiarazione ufficiosa della Tass dedica anche un certo spazio all'atteggiamento di Carter nei confronti dell'Iran. Anche qui i sovietici danno prova di una certa moderazione riaffermando -la necessità per tutti gli Stati di rispettare la convenzione di Vienna sulle relazioni diplomaticlie», non parlando più della -giusta unanime rivendicazione del popolo iraniano» che chiede l'estradizione dello Scià; e di nuovo si appellano al senso di responsabilità' degli americani, che accusano però di cercare una soluzione di forza. Non a caso, dice Mosca, -il Presidente americano non ha parlato delle questioni euro-' pee», decidendo l'installazione di nuovi missili «in una zona nella quale la tendenza alla distensione e alla proficua cooperazione tra Paesi con diversi sistemi sociali si è particolarmente sviluppata negli ultimi anni». Quanto ai rapporti bilaterali, infine, i sovietici vogliono far credere che la riduzione degli scambi andrà a danno soprattutto degli Stati Uniti, poiché lo sviluppò dei rapporti commerciali interessa larghi strati del popolo' americano. Ma è probabile che fra qualche mese 1 sovietici avranno il contraccolpo della diminuzione delle vendite di cereali dagli Usa e dell'interruzione delle forniture di tecnologie, che porrà non pochi problemi per lo sfruttamento, dei giacimenti petroliferi in Siberia orientale. «/ dirigenti dell'Unione Sovietica — conclude la Tass — sperano che un lucido approccio dei rapporti sovieto-americani, e soprattutto dello sforzo per salvaguardare la pace, prevalga negli Stati Uniti». Daniel Vernet Copyright Le Monde e per l'Italia La Stampa