Oro e inflazione spingono al rialzo la Borsa (+4,7%)

Oro e inflazione spingono al rialzo la Borsa (+4,7%) L'intero listino è coinvolto dalla ripresa Oro e inflazione spingono al rialzo la Borsa (+4,7%) MILANO — Con l'inizio del 1980, ami fin dalla vigilia di Capodanno, il mercato azionario ha mosso al recupero. Non è che i gravi problemi che hanno condizionato la Borsa nell'ultima parte del 79 siano venuti meno, anzi se ne sono aggiunti di nuovi che hanno spinto non pochi risparmiatori a rivolgersi all'investimento azionario come ad una possibile tavola di salvataggio alternativa. Ci riferiamo all'aumento selvaggio dell'oro e delle materieprime che hanno dato la misura dello sconcerto nei confronti di un'inflazione sempre più diffusa ed incisiva. n volume degli affari si é dunque incrementato notevolmente, passando da una settimana all'altra da 4 miliardi in media per seduta a ben 17 miliardi. L'indice azionario ha segnato progressi continui (salvo che nella seduta di venerdì, in cui si è consolidato sulle posizioni della vigilia), raggiungendo quota 43,48, con un recupero del 4,7 per cento. Un po' tutto il listino è stato coinvolto dalla ripresa, ma sono stati soprattutto i valori a più alto contenuto patrimoniale quelli che per primi hanno raccolto l'interessamento dei risparmiatori. In testa alle *performances' settimanali, e soprattutto oggetto dei maggiori scambi, si sono posti in primo luogo gli assicurativi, tra cui i più richiesti sono stati Generali ( + 8 per cento), Ras ( + 8,9 per cento), Toro ( + 14,6 per cento), Alleanza (+10,4 per cento), ed Assicuratrice ( + 12,4 per cento). Sempre nell'ambito dei valori patrimoniali non sono mancati' buoni spunti per alcuni immobiliari quali la Beni Immobili Italia ( + 10.2 per cento), la Coge ( + 13 per cento) e la Risanamento (+12 per cento). In molti hanno puntato anche sul settore bancario che, nell'attuale momento economico, continua ad offrire prospettive di notevole espansione. Citeremo il progresso del 9,8 per cento della Comit (seguita un po'a distanza dalle altre due banche d'interes-. se nazionale sulla prospettiva di un prossimo aumento di capitale destinato ad adeguare i mezzi propri alla accresciuta raccolta), nonché quello dell'8,1 per cento del Credito Varesino e del 7 per cento di Mediobanca. Il provvedimento di adeguamento delle tariffe telefoniche ha riportato fiducia nei confronti di Sip e Stet, che migliorano rispettivamente del 9,8 e del 9,5 per cento. Per contro le notizie sfavorevoli provenienti dal settore siderurgico parastatale hanno fatto aggiungere nuove perdite del 7,1 per cento per la Finsider e del 2,2 per cen to per la sua controllata Italsider. Le Fiat, sulla scorta delle migliori prospettive annunciate da Giovanni Agnelli, riconquistano un certo interessamento da parte degli investitori che recentemente le avevano un po' trascurate, guadagnando il 5,6per cento nel titolo ordinario e il 7 per cento in quello privilegiato. Sono proseguiti poi attivi i movimenti sui valori del gruppo Pesenti, che vedono buoni progressi per l'Italcementi (+9,7 per cento) e per la Franco Tosi (+7 per cento), nonché, fuori Borsa, per Italmobiliare e Banca Provinciale Lombarda. Tra i finanziari rileviamo i rialzi della Smi-Metalli (+11 per cento), della Centrale ( + 10 per cento), della Breda (+9,6 per cento) e dell'Ifi (+8 per cento). Anche Acqua-marcia e Bonifiche Siete, che normalmente sono tenute allo scarto dai movimenti dei maggiori operatori, migliorano entrambe del 15 per cento. Da notare ancora l'interessamento per Mondadori ( +10,2 per cento) ed Olivetti ( + 6,4 per cento), entrambe considerate aziende dotate di buone prospettive. c.col. 45- 44- La settimana in Borsa 43,28 ' VEN LUN MER GIO 28 31 2 3 1979 | 1980 VEN 4

Persone citate: Franco Tosi, Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Italia, Milano