Miliardi dì danni nel Sud sconvolto dalle mareggiate e bufere di vento

Miliardi dì danni nel Sud sconvolto dalle mareggiate e bufere di vento Continua l'ondata di maltempo che si è iniziata a S. Silvestro Miliardi dì danni nel Sud sconvolto dalle mareggiate e bufere di vento Nevica in Campania e nel Lazio - Centinaia di pescherecci e barche affondati a Monopoli, Polignano, Mola, Molfetta e Gallipoli - Case scoperchiate e moli distrutti sul litorale calabrese - Raffiche di vento a 150 chilometri orari in Sicilia - Gravi danni anche in Toscana ROMA — Ammontano a parecchie decine di miliardi, ma la valutazione è cauta e non definitiva, i danni provocati dalle bufere di vento e dalle mareggiate di San Silvestro che hanno sconvolto la Puglia, la Calabria, la Sicilia. Dopo la pausa di bel tempo che si è avuta a Capodanno, è ripreso a nevicare nelle zone Interne della Campania e del Lazio. Nevica in Umbria (rendendo ancora più dura la situazione dei terremotati della Valnerina), Molise, Toscana, Abruzzo. Danni ingentisslmi in Toscana sul litorale versiliese e In diverse zone del Vlaregglno, della Garfagnana e delle Apuane. Le piante abbattute dalla violenza del vento (che in alcune ore ha raggiunto 1 cento chilometri orari) si contano a migliaia. Molti gli opifici danneggiati nella provincia di Massa Carrara, con capannoni scoperchiati e calcinacci e sassi finiti sul macchinari per la lavorazione del marmo. Danni anche alle coltivazioni di fiori e di ortaggi, dovuti sia al vento, sia alle gelate degli ultimi due giorni. Alcune aziende hanno dovuto far rientrare a casa gli operai in attesa delle riparazioni. Boschi cedui e pinete quasi rase al suolo anche nel Pratomagno, a cavallo fra le province di Firenze e Arezzo. Qui si erano abbattute, specialmente nella zona di Castelfranco di Sopra e Reggello, alcune violente trombe d'aria. Nel Molise continua a cadere la neve che in alcune zone appenniniche ha raggiunto un metro di altezza. Alcuni comuni dell'Alto Molise ieri mattina sono rimasti bloccati mentre numerosi spartineve dell'Anas e delle amministrazioni provinciali di Campobasso e di Isernia stanno ripristinando il traffico In Puglia è ancora impossibile un bilancio dei danni. Genericamente si possono valutare In decine di miliardi. Centinaia di pescherecci e barche affondati o danneggiati a Monopoli, Polignano a Mare, Mola e, soprattutto, a Molfetta e Gallipoli, in queste ultime citta, complessivamente 400 marittimi rischiano di perdere per molto tempo il lavoro: 50 pescherecci sono affondati, altrettanti gravemente danneggiati, nessuna barca è rimasta indenne dalla furia della mareggiata. A Gallipoli, inoltre, sono rimasti danneggiati il porto e la diga foranea: si è riunita la giunta comunale che si è detta impotente da sola a provvedere ai bisogni della popolazione e delle aziende sinistrate. Il famoso lungomare di Bari è stato devastato con danni ingenti: le onde hanno abbattuto i lampioni e spinto sulla careggiata i grossi blocchi di pietra Per quanto riguarda l'agricoltura, i danni più gravi sono stati provocati dal mare che ha allagato 600 ettari di arenile tra Margherita di Savoia e Zapponeta, in provincia di Foggia con la distruzione di colture orticole pronte per la raccolta e destinate in gran parte all'esportazione. La salsedine ha inoltre compromesso la fertilità del suolo che per tre anni non potrà èssere coltivato. Da centoelnquant'anni almeno non si abbatteva sul litorale tirrenico della Calabria una burrasca simile a quella che nella notte tra San Silvestro e Capodanno ha sconvolto la vita delle comunità locali e ha arrecato danni gravissimi alla già misera economia delle zone. Bagnara e Scilla (trenta chilometri da Reggio) sono stati i centri maggiormente colpiti dalla furia del mare. Nella prima cittadina particolarmente critica ancora la situazione al rione Marinella, abitato esclusivamente da pescatori. Non solo la flottiglia è andata distrutta, ma le case stesse appaiono al momento inabitabili a causa della sabbia e dell'acqua che hanno distrutto completamente le suppellettili. A Scilla la forza dei marosi ha rotto addirittura il molo foraneo del porto e 11 caratteristico abitato del rione Chlanalea che lambito dal mare è ora esposto direttamente alle acque. Ma danni e distruzioni sono stati praticamente registrati un po' ovunque su tutto il litorale tirrenico della regione, anche se un inventario generale non è stato ancora fatto dai tecnici, si parla già di almeno cento miliardi di danni tenuto conto delle attrezzature turistiche cancellate a Palmi; nella zona di Capo Vaticano, nei ventuno comuni costieri del Cosentino. In provincia di Reggio i senzatetto sono 250, di cui una metà a Bagnara, dove sono in funzione cucine da campo militari capaci di garantire 3000 piatti Anche la Sicilia è sconvolta da forti venti e acquazzoni, il mare è quasi ovunque agitato e 1 collegamenti con le isole minori continuano ad essere interrotti o avvengono con notevoli difficoltà. Ieri sono partiti regolarmente i traghetti per le Egadi, l'isola di Ustica e le Eolie. Sono Invece rimasti in porto quelli per Pantelleria e Lampedusa. I danni nell'Isola sono valutati intorno al venti miliardi: asasibsshf--«*»«v. Bari. Lampioni abbattuti e ringhiere sradicate per la fortissima mareggiata (Telefoto Ansa)

Persone citate: Bagnara, Cosentino, Mola, Molfetta, S. Silvestro Miliardi