Una dura nota di Bonn spegne i toni concilianti con Mosca di Tito Sansa
Una dura nota di Bonn spegne i toni concilianti con Mosca Una dura nota di Bonn spegne i toni concilianti con Mosca Assente il Cancelliere è stato il suo vice,Genscher, ad attaccare i russi per l'Afghanistan - Ma anche Schmidt aveva tolto all'ultimo dal messaggio di Capodanno l'accenno alla fiducia nella pace DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Assenti per vacanze il Cancelliere Helmut Schmidt e molti ministri, 11 governo tedesco, presieduto dal vice cancelliere e ministro degli Esteri Hans Dietrich Oenscher, ha condannato ieri l'intervento militare sovietico nell'Afghanistan e ricordato a Mosca che esso «viola i principi della pacifica coesistenza, dell'indivisibilità della distensione e del diritto alla autodeterminazione: Più avanti, in un duro comunicato, letto alla stampa del portavoce Armln Grunewald, è detto tra l'altro che l'ambasciatore tedesco a Mosca preciserà la posizione di Bonn su questa 'Vicenda estremamente seria», la quale «non è giustificabile» e che «non può lasciare indifferente l'intera comunità dei popoli», essa è vista da Bonn «con profonda inquietudine». Appena tre giorni fa, nel suo messaggio televisivo di Capodanno al popolo tedesco, Il cancelliere Helmut Schmidt aveva usato toni assai più mo¬ derati. Nel filmato, riveduto all'ultimo momento e registrato una seconda volta da una troupe televisiva inviata d'urgenza con un aereo militare a Maiorca (dove Schmidt è in vacanza) il passo che suonava 'fiducia nella distensione e nella collaborazione con i Paesi dell'Est europeo» era stato sostituito da una frase generica nella quale 11 Cancelliere (senza fare il nome dell'Afghanistan e senza parlare di invasione) aveva detto: •Non possiamo tacere la nostra inquietudine per il procedere dell'Unione Sovietica e dei suoi alleati in Asia e in Africa». La discrepanza fra l'atteggiamento del Cancelliere e quello del vice cancelliere non è sfuggita agli osservatori politici nella capitale tedesca. Tanto che la dura dichiarazione è stata presentata da tutti gli organi di informazione come una Iniziativa di Genscher, già attaccato più volte nei giorni scorsi da Mosca come falco. E il sospetto che (voluta o non voluta) vi sia una differenza sostanziale tra Schmidt e il suo vice, è stato indirettamente confermato dal portavoce Gruenewald, il quale ha ammesso che la dichiarazione governativa è stata concordata «non parola per parola, ma i due signori si sono telefonati». Vi è comunque una divisione di ruoli, che giova tanto al Cancelliere socialdemocratico quanto al vice cancelliere liberale. Il primo, invitato per la primavera a incontrare Breznev a Mosca, si tiene aperta con il suo tono moderato la porta del colloquio Est-Ovest al massimo livello, il secondo si profila in quest'anno di elezioni politiche come deciso ammonitore di fronte all'espansione sovietica. La parola d'ordine del momento — ha fatto intendere Gruenewald — è aspettare. E' troppo presto per prendere in esame la eventuale revisione della politica di distensione e per esprimere giudizi e previsioni su conseguenze per le relazioni tra Bonn e Mosca e per la sicurezza in Europa. .'Un pericolo esiste», ha detto il portavoce, «in questo momento non è qualificabile né calcolabile». L'Afghanistan, tema principale della prima riunione di governo nel 1980, aveva aperto la cronaca della giornata a Bonn: una trentina di giovani afghani residenti in Germania ha travolto le sentinelle dinanzi alla sorvegliatissima ambasciata di Kabul a Bonn e nove di essi l'hanno occupata. Dopo meno di un'ora, dopo avere buttato all'aria gli incartamenti della legazione, i nove afghani sono stati sopraffatti e arrestati da un centinaio di agenti, registrati e rimessi in libertà. Tito Sansa
Persone citate: Armln Grunewald, Breznev, Hans Dietrich, Helmut Schmidt, Schmidt
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