I canarini vanno a scuola di musica per avere più successo con le femmine

I canarini vanno a scuola di musica per avere più successo con le femmine Di canto degli uccelli è trasmesso geneticamente o per apprendimento? I canarini vanno a scuola di musica per avere più successo con le femmine C077ie il vocabolario dei bambini si arricchisce gradatamente col passare del tempo, così anche il canto degli uccelli accresce il suo repertorio di note e di motivi, man mano che il piccolo si fa adulto. E' il risultato che emerge dalle esperienze dei coniugi americani Fernando e Marta Nottebohm, i quali si sono presi la briga di registrare scrupolosamente il canto di sei canarini maschi per vari anni di fila. Hanno potuto così constatare che quando gli uccelletti avevano un anno, nel loro repertorio canoro si contavano da diciannove a ventinove note, con una media di ventitré note. All'età di due anni la media saliva a trentuno note ed aumentava negli anni successivi, allorché il repertorio diventava sempre più ampio e variato, toccando anche le 40 note. Il canto viene dunque appreso, non viene trasmesso geneticamente. Si può dire perciò che gli uccelli acquisiscano una vera e propria «cultura», per quanto i più ossequienti alle idee dell'etologo Premio Nobel Lorenz ritengano che anche la predisposizione ad apprendere venga trasmessa per via ereditaria. ' Esperienze non meno interessanti di quelle dei coniugi Nottebohm sono state com¬ piute dall'ornitologo Donald Kroodsma, della Rockefeller University di New York. Lo studioso dopo aver insegnato' ad alcuni scriccioli di palude una serie di canti registrati su nastro che fece ripetutamente ascoltare agli intelligenti al-, lievi, registrò a sua volta f canti «a solo» e i duetti fra gli uccelli. Osservando il comportamento dei soggetti, si accorse che vi era sempre un individuo dominante, più forte e vigoroso degli altri, che era anche il miglior cantore. Ne consegue che per una femmina in cerca di marito il canto maschile rappresenta una preziosa fonte di informazione. Le dice anzitutto a chiare lettere l'età del pretendente e poi anche il suo grado di prestanza fisica, garanzia di buona salute per la futura prole. Se il maschio canta in maniera relativamente semplice e piuttosto disadorna, significa che si tratta di un individuo ancora giovane e inesperto, ma se invece l'aspirante è in grado di modulare una ricca gamma di motivi appresi dalla esperienza, è certamente un buon partito che non conviene lasciarsi scappare. I maschi più vecchi insomma hanno una maggior dose di «sex appeal». Kroodsma ce ne ha dato anche la dimostrazione sperimentale, mettendo ventiquattro canarine in al¬ trettante gabbiette in ciascuna delle quali era stato posto preventivamente il materiale occorrente per la fabbricazione del nido. Una volta sistemate le uccelline, lo sperimentatore fece ascoltare loro i canti registrati su nastro del maschi della stessa specie. Tipicamente il canto dei canarini ha una gamma compresa fra le trenta e quaranta note. Kroodsma aveva astutamente preparato due tipi di nastri. In uno aveva inciso i canti dei maschi così come si ascoltano in natura, cioè completi in tutto il loro repertorio e furono ammesse all'audizione una parte delle femmine. Mentre alle restanti canarine si è fatto ascoltare l'altro nastro ottenuto giuntando assieme spezzoni di cinque note soltanto del canto naturale, un repertorio artificialmente ridotto insomma. Ogni giorno l'ornitologo spiava ansiosamente il comportamento delle canarine e controllava se fosse stato deposto qualche uovo e potè cosi constatare l'enorme divario di \comportamento fra le uccelline che avevano ascoltato i canti naturali e quelle che avevano ascoltato i canti ridotti. Le prime si misero immediatamente a costruire il nido con straordinaria alacrità, incorporando febbrilmente il materiale a disposizione. Le seconde invece si dimostrarono molto più lente e pigre. Dopo 54 giorni dall'inizio dell'esperimento, le canarine del primo lotto avevano deposto 28 uova, mentre quelle del secondo ne avevano deposte soltanto dieci. Un risultato superiore ad ogni aspettativa che conferma quanta importanza abbia il canto maschile più ricco e variato come stimolo alla costruzione del nido e alla deposizione delle uova da parte delle femmine. C'è poi da dire che di solito in questo tipo di esperimenti si scelgono soggetti che noi giudichiamo buoni canterini, solo perché il loro canto rientra nei limiti della nostra sensibilità musicale. Ma una delle caratteristiche del canto di molti uccelli è rappresentata da modulazioni estremamente rapide che noi avvertiamo solo come un suono sgradevole. L'orecchio dell'uccello percepisce in modo completamente diverso da' nostro. Il suo potere discriminante del tempo è di 50-100 volte maggiore. Ragion per cui è assai probabile che lo spiacevole ronzio di certi uccelli che non includiamo certo tra i canterini suoni alle orecchie delle flamine come una dolce serenata eccitante e irresistibile. I. Lattes Coifmann

Persone citate: Lattes Coifmann, Marta Nottebohm, Nobel Lorenz, Nottebohm, Rockefeller

Luoghi citati: New York