Antartide, quella terra di ghiaccio che è di tutti ma anche di nessuno

Antartide, quella terra di ghiaccio che è di tutti ma anche di nessunoAntartide, quella terra di ghiaccio che è di tutti ma anche di nessuno Un continente senza governo -1 pericoli per la navigazione aerea - Paese di scienziati e turisti La recente morte di 257 turisti neozelandesi, caduti con l'aereo su una montagna antartica, è avvenuta a due mesi da un preciso avviso sui pericoli di questi voli «esplorativi» del Polo Sud. Né sarà questa, probabilmente, l'ultima volta che l'Antartide comparirà tragicamente sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Il motivo è semplice: nessuno è d'accordo su chi possiede questo vasto conti-' nente, grande una volta e mezzo gli Stati Uniti, e quindi nessuno può regolare il traffico aereo. Se il DC-10 della Air New Zealand avesse volato sull'India o sulla Francia, sulla Nigeria o sul Brasile, avrebbe avuto bisogno di un'autorizzazione di quei governi. Non aveva invece bisogno di alcun permesso per volare sull'Antartide, semplicemente perché l'Antartide non ha governo. Da venti anni questo continente è retto da una sorta di amministrazione internazionale, formata dai tredici Paesi del Trattato Antartico. E al loro vertice di settembre a Washington questi Paesi hanno particolarmente insistito sul pericoli dei voli turistici operati dalla Air New Zealand e dalla compagnia australiana Qantas. La conferenza del Trattato Antartico ha sottolineato che il continente non è coperto da una rete di radiofari come accade invece sull'Artico, attraversato ogni giorno da aerei che uniscono Europa, Canada, Alaska e Giappone. La navigazione è resa più difficile dalle macchie di sole, che talora bloccano completamente le comunicazioni radio. Ci vollero ore prima che fosse dato l'allarme per la scomparsa del DC-10, semplicemente perché i controllori radio In Nuova Zelanda ritenevano che i messaggi radio del pilota fossero semplicemente ostacolati da tempeste magnetiche. La conferenza ha anche sottolineato che. in caso di incidente, le possibilità di ricerca e di salvataggio in Antartide sono minime. Il recente disastro è avvenuto a meno di 80 chilometri dalla più grossa base antartica, eppure i soccorsi sono stati impossibili. L'anno scorso oltre duemila turisti hanno volato sull'Antartide, per vedere il Polo Sud. le capanne usate dai primi esploratori, le moderne basi scientifiche degli Usa, dell'Urss e degli altri Paesi. I panorami sono indimenticabili: il vasto Oceano del Sud. punteggiato di iceberg; immense montagne bianco-azzurre; coste animate da foche e pinguini; il pennacchio di fumo del Monte Erebus, fra 1 vulcani attivi quello più a Sud. Per vedere tutte queste cose, gli aerei turistici devono scendere piuttosto bassi, ed è stato questo a causare il disastro del 28 novembre. Il tetto delle nuvole era a 900 metri, e in quella zona le montagne raggiungono i 4000 metri, il DC-10 ha dovuto scendere sotto le nuvole per vedere il vulcano e la vicina stazione scientifica americana di McMurdo. Con i forti venti e le improvvise tempeste di neve che si verificano anche nell'estate antartica, un piccolo errore di navigazione può essere fatale. Negli ultimi anni il turismo è stata l'unica attività commerciale dell'Antartide. La popolazione di questo continente, infatti, è formata soltanto da scienziati: circa 750 d'inverno e 2000 d'estate. Ma almeno mille turisti arrivano ogni anno via mare, spendendo fino a 11 milioni di lire per una crociera di cinque settimane fra gli iceberg, oltre al prezzo del biglietto aereo per raggiungere l'Argentina. In passato un'importante attività economica era la caccia alle balene e alle foche. Ma la caccia alle foche è praticamente finita dal secolo scorso, dopo lo sterminio di quegli animali da parte dei cacciatori venuti da Stati Uniti. Russia, Norvegia. Francia e Inghilterra. L'interesse commerciale per l'Antartide è tuttavia aumentato rapidamente in anni recenti. Si sta sviluppando la pesca di piccoli crostacei oceanici chiamati krill. che costituiscono l'alimentazione principale delle balene, e che secondo alcuni scienziati potrebbero raddoppiare il prodotto della pesca. Giappone e Unione Sovietica sono i più impegnati in questa espansione, a cui partecipano anche Corea del Sud. Taiwan: Polonia, le due Germanie e Cile. L'altra risorsa nuova dell'Antartide è il petrolio. Finora nessuno è riuscito a provare che esista, né sono stati trivellati pozzi esplorativi. Ma tecnici americani, francesi, norvegesi, russi e giapponesi sono convinti che esistano ampi giacimenti al largo delle coste. CI sono gravi timori che la ricerca e lo sfruttamento potrebbe danneggiare irrevocabilmente il fragile equilibrio ecologico dell'Antartide. Ma 11 vero motivo per cui nessuno ha ancora cercato il petrolio è di natura politica. A chi apparterrebbe il greggio? Sette Paesi nutrono rivendicazioni territoriali sull'Antartide: Argentina, Australia, Cile, Francia. Nuova Zelanda, Norvegia e Gran Bretagna. Gli altri sei membri del Trattato Antartico (Usa, Urss, Belgio, Giappone. Sud Africa e Polonia) non riconoscono quelle rivendicazioni. Nel 1959 questi tredici Paesi firmarono un accordo che accantonava il problema della sovranità pei favorire la cooperazione nella ricerca scientifica. Quel compromesso ha retto per vent'anni. ma le prospettive di petrolio antartico stanno mettendo a dura prova il trattato. I Paesi che rivendicano territori sostengono che il petrolio è loro. Gli altri, soprattutto Stati Uniti e Unione Sovietica, affermano che anche gli altri Paesi devono essere coinvolti nella ricerca. Su un punto i tredici Paesi sono d'accordo: ad essi soltanto spetta una decisione su che cosa accadrà in Antartide. Ma altri, a loro volta, non accettano questa posizione. Sri Lanka, India. Guinea e Cuba sostengono per esempio che anche altri Paesi dovrebbero essere coinvolti; poco prima del vertice del Trattato Antartico svoltosi nel settembre scorso a Washington il diplomatico peruviano Alvaro de Soto. portavoce del «Gruppo dei 77» alla conferenza delle Nazioni Unite sulla legge del mare, ha pubblicamente criticato V*atteggiamento esclusivo^ dei Paesi del trattato. De Soto ha affermato che 1 tredici Paesi —per lo più ex potenze coloniali, con il Sud Africa unico Paese africano, l'Argentina e il Cile unici fra quelli in via di sviluppo —non sono accettabili al Terzo Mondo. Ammonendoli a non cercare di riservarsi « terreni di caccia privati» nell'Antartide, De Soto ha affermato che 11 Terzo Mondo sostiene la teoria secondo cui il krill, 11 pesce e il petrolio dell'Antartide non sono proprietà privata dei Paesi del trattato ma «patrimonio comune dell'umanità». Jon Tinker Copyright Earthscan e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Alvaro De Soto, De Soto