Tra i V Disc rispunta la nostalgia

Tra i V Disc rispunta la nostalgia Jazz Tra i V Disc rispunta la nostalgia PER alcune sere il Dreher di Parigi propose, nella primavera scorsa, un trio (piano, basso e batteria) che per lo stile, la struttura della formazione, la classe e il nome dei solisti faceva rivivere i fasti del vecchio Blue Note, l'altro tempio parigino durante gli Anni Cinquanta e Sessanta quando Bud Poivell, Kenny Clarke e Pierre Michelot erano in cartellone per un pubblico che correva ad ascoltarli da tutta l'Europa. Ora all'indimenticabile Powell si è provvisoriamente sostituito Walter Davis jr., degno erede del maestro. Trionfa il Bebop, in queliti anni di revival, ora nella versione di alcuni suoi protagonisti. Davis (che ha suonato con Gillespie e con il suo omonimo e trombettista Miles) è un pianista sottovalutato, la critica non gli ha mai dato troppo spazio, confinandolo tra gli epigoni powelliani. La valutazione è frettolosa per¬ ché invece Walter si sottrae all'influenza di Powell attraverso una ricerca che è anche personale, caratterizzata per esempio da una marcata devozione al blues. Kenny Clarke era (Anni Quaranta) tra gli inventori del Bop, mentre Michelot ha trascorso una carriera accanto ai celebri bopper di passaggio a Parigi. Il nuovo disco (Live au Dreher, 33 stereo Night and Day^ è senz'altro complice di una moda nostalgica ma si impone per la classe dei solisti, protagonisti oggi come ieri. Rappresenta comunque un'ottima strenna di fine anno. Fra le altre proposte del mercato, formidabile impresa è quella della Fonit Cetra che pubblica ora il primo di una serie di cofanetti dedicati all'opera omnia di Sonny Rollins (The S.R. Prestige Years voi. I 1949-1953,). L'edizione è lussuosa e comprende le inci- sioni giovanili del grande sassofonista a fianco dei maestri Davis, J.J. Johnson, Thelonious Monk, John Lewis. Sempre dal catalogo Fonit Cetra, la serie dedicata ai « V Disc» si segnala tra le imprese dell'anno discografico. La riedizione di quelle celebri incisioni si impone per la scelta di un repertorio entrato nella mitologia, dove lo swing ha il suo monumento. Meno specialistica ma ben fornita e ampia è pure la collana che la Rea intitola America Linea tre dove, accanto ai mostri sacri di Broadway e di Nashville, anche i giganti del jazz hanno trovato spazio: Armstrong, Ellington, Artie Shaw. Dalla Francia intanto prosegue a ritmo sostenuto la pubblicazione di tutto il Count Basie registrato dall'etichetta americana Roulette: Basie at Birtland (33 stereo Vogue^ impone un'orchestra colta dal vivo nei giorni di un rinnovato successo (27 luglio 19611. Eterno rivale di Duke Ellington, Count Basie si prendeva durante gli Anni Sessanta, la rivincita sul blasonato rivale e sfoderava una big band impareggiabile. Jazz per i nostalgici del musical in technicolor con Well. git it! (33 Manhattan; dove l'orchestra di Tommy Dorsey è ripresa durante un periodo fortunato (gli anni compresi tra il '43 e il •46). Tra i solisti: Peter Candoli, Ziggy Elman, Buddy Rich, Gene Krupa, Buddy De Franco, Dodo Marmarosa. Arrangiamenti di Sy Oliver. Franco Mondini

Luoghi citati: America, Europa, Francia, Manhattan, Nashville, Parigi