La domenica sera al Cotton Club

La domenica sera al Cotton Club La domenica sera al Cotton Club IL Cotton Club era un locale elegante. Si esigeva un comportamento impeccabile in sala durante lo show. Se qualcuno parlava a voce alta, per esempio mentre Leitha Hill stava cantando, veniva il maitre e lo toccava sulla spalla. Se la cosa non serviva, il capo veniva ad ammonirlo educatamente. Poi gli ricordava che era stato avvisato. Dopo di che, se quello che parlava a voce alta continuava, veniva qualcuno a buttarlo fuori. Il club stava al secondo piano dell'angolo nord-est fra la 142esima strada e Lenox Avenue. Sotto c'era quello che in origine era stato il Douglas Theatre, che diventò più tardi il Golden Gate Ballroom. La sala superiore era stata progettata come sala da ballo, ma per un certo tempo l'ex campione dei pesi massimi Jack Johnson l'aveva diretto come Club De Luxe. Era un grande cabaret per quei tempi e aveva cinquecento posti a sedere. Quando una nuova società la rilevò negli Anni Venti, Leu) Lesile ebbe l'incarico di produrre gli show e l'orchestra della casa venne diretta da Andy Preer, che morì nel 1927. La domenica sera al Cotton Club era la sera. Tutte le grandi star che si trovavano a New York, non importa dove stessero lavorando, si facevano vedere al Cotton Club per ricevere omaggi. Dan Healey era incaricato di mettere in scena gli show a quel tempo, e la domenica sera era il maestro di cerimonia che presentava le star. Quando qualcuno come Sophie Ticker si alzava in piedi, noi suonavamo la sua canzone, -Some of These Days-, mentre scendeva per l'applauso. Tutto era fatto in grande stile. Harlem aveva una reputazione enorme a quell'epoca ed era un posto molto pittoresco. Era un'attrazione come Chinatown a San Francisco. 'Quando vai a New York-, diceva la gente, «non puoi fare a meno di andare ad Harlem!-. Il Cotton Club divenne famoso a livello nazionale per le trasmissioni intercontinentali fatte quasi ogni sera. Un po' più tardi, qualcosa di simile accadde con Fatha Hines al Grand Terrace di Chicago. Ma a Harlem, il Cotton Club era il posto top. Gli artisti avevano un salario alto e anche i prezzi per i clienti erano alti. C'erano una dozzina di ballerine e otto show girl ed erano tutte delle belle pollastrelle. Si vestivano così bene! La domenica sera, quando le celebrità riempivano il locale, si precipitavano fuori dai camerini in tutta la loro eleganza. Ogni volta che passavano, le star e la gente ricca dicevano: « Caspita! Chi è quella?-. Erano tremendamente ornamentali e che io sia dannato se so che fine hanno fatto, perché al giorno d'oggi non si vedono più ragazze così. Il nucleo dell'orchestra era il gruppo che avevo avuto al Kentucky Club. Harry Carney si era unito a noi durante l'estate e continuò con noi. Avevamo anche Ellsworth Reynolds, un violinista che si pensava fosse il direttore, ma veramente non aveva esperienza nello show business, come l'avevamo noi dopo aver fatto tutti quegli show al Kentucky Club. Cosi io cominciai a dirigere l'orchestra dal piano, senza bacchetta o cose del genere, perché capivo meglio dagli altri cosa stavano facendo in orchestra. La musica per gli show era scritta da Jimmy McHugh con parole di Dorothy Fields. Più tardi arrivò Harold Arlen e quel grande paroliere che era Ted Kochler. Scrissero del materiale fantastico, ma si trattava di musica da show e per la maggior parte di canzoni popolari. A volte usavano pezzi scritti da me e li suonavamo tra gli show e nelle trasmissioni radiofoniche. Alle prove, ho scritto 'The Mistery Song- per gli Step Brothers. Faceva parte del loro numero, non dello show. I diversi numeri venivano presentati uno per uno, ma anche tutti insieme. Dopo gli Step Brothers arrivarono i Berry Brothers e più avanti i Nicholas Brothers. A volte mi chiedo cosa sarebbe adesso la mia musica, se quando vi arrivai per la prima volta, non fossi stato esposto ai suoni e al clima creato da tutta quella meravigliosa gente sensibile e piena di coraggio: cantanti, ballerini, musicisti e attori di Harlem. Duke Ellington (Per concessione della Emme Edizioni).

Luoghi citati: Chicago, Kentucky, New York, San Francisco