Zweig quasi introvabile

Zweig quasi introvabile Nel centenario Zweig quasi introvabile CENTENARIO quasi dimenticato per Stefan Zweig. Lo scrittore viennese, morto suicida nel 1942 in Brasile, dov'era andato esule per fuggire il nazismo, è stato per decenni uno fra gli autori più letti in Europa. Nei suoi romanzi, il lettore respirava la civiltà di Freud e di Schnitzler. diventata narrazione attraverso le progressive discese negli abissi dell'io; ma anche la lezione pacifista di Romain Rolland. Le sue biografie proiettavano sui personaggi della storia, da Maria Antonietta a Fouché. da Maria Stuarda a Erasmo, la sensibilità dell'europeo contemporaneo, che vedeva avvicinarsi, insieme con il «tradimento dei chierici», l'ombra della più minacciosa dittatura. Oggi le sue opere sono quasi tutte scomparse dalla libreria. La Novella degli scacchi, da molti ritenuta il suo capolavoro, deve essere cercata in biblioteca, nella bella traduzione di Lavinia Mazzucchetti. Negli Oscar Mondadori è'rie- merso, due anni fa, un romanzo sulla Vienna absburgica, II mondo di ieri, recuperato ora in un cofanetto sugli scrittori di Vienna. E Rusconi pubblica, proprio in questi giorni, la prima traduzione italiana dell'Erasmo da Rotterdam: un libro che Zweig scrisse nel 1935 su incoraggiamento di Huizinga. per indicare l'esempio di uno spirito che si oppone a qualunque ideologia del terrore. I cento anni della nascita vengono ricordati a Berlino Est. con una mostra di documenti, che espone numerose pagine autografe e rievoca, in particolare, l'attività giornalistica dello scrittore presso il quotidiano viennese Neue Frie Presse, fino a quando Zweig dovette lasciare il paese per la persecuzione antiebraica. 1.1.

Persone citate: Freud, Huizinga, Maria Antonietta, Maria Stuarda, Mazzucchetti, Romain Rolland, Schnitzler, Stefan Zweig

Luoghi citati: Berlino Est, Brasile, Europa, Rotterdam, Vienna