Polititi divisi

Polititi divisi Polititi divisi — con la trattativa e le concessioni fatte ai generali più restii — Juan Carlos doveva riportare la corona sotto la legittimazione delle Forze armate e il Paese doveva riconoscere una vigenza purtroppo limitata del dettato costituzionale. La crisi della coalizione di governo che si trascina ormai da un anno ha diffuso in molte caserme la convinzione di un vuoto di potere, con una confusione di ruoli e di alleanze che fa parte naturale del corso della democrazia, ma turba invece 1 militari e li innervosisce. L'Ucd di Calvo Sotelo aveva ricomposto appena giovedì scorso una unità formale con il rimpasto del governo, ma nessuno in Spagna si era convinto che questa fosse davvero la fine di quella instabilità che è ormai il riflesso di una lotta di potere tra le componenti più conservatrici della' società-spagnola e quelle moderate. " . ì Mimmo Candito (Segue dalla 1* pagina) di un modello politico bloccato sullo schema istituzionale del centrismo, che finiva per identificarsi con la sola forma possibile di democrazia. Ogni rischio di variazione era una minaccia al sistema, e in questa gabbia immodificabile il «desencanto» ha bruciato presto le grandi attese della gente di Spagna. Il confronto è rimasto cosi ristretto ai tre grandi poteri: il re, una classe politica che aveva perso la convinzione della rappresentatività, e l'esercito. E di questi tre poteri 11 solo che avesse una forza concreta, materiale, di pressione, era la vecchia società militare. C'è la Costituzione che è sovrana, è vero, ma la notte del 23 febbraio il re, per disinnescare il meccanismo del golpe, prima ancora di ordinare .o comandare, aveva dovuto cedere, venire- a patti, impegnarsi; in quehnqmen.to

Persone citate: Juan Carlos, Mimmo Candito, Polititi

Luoghi citati: Spagna