Cento ufficiali

Cento ufficiali Cento ufficiali (Segue dalla l'pagina) giore ha apert una Inchiesta. I cento firmatari del manifesto (25 capitani, 21 tenenti, un sottotenente, 15 marescialli e 38 sergenti) sono stati posti agli arresti domiciliari per 14 giorni su ordine del capo di Stato Maggiore, generale Ignacio Alfaro Arregui. Appartengono tutti al comando regionale di Madrid. La commissione di inchiesta ha già cominciato a Interrogarli. Tra I sottoscrittori del documento figurano anche il figlio di Blas Pinar, leader del partito neofascista «Fuerza Nueva», e il figlio del colonnello José Ignacio San Martin. II governo aveva già avuto notizie la settimana scorsa del fatto che un documento filo-golpista stava circolando nelle caserme. Aveva avvertito le autorità militari che ne avevano proibito la diffusione. Nonostante ciò, il manife¬ sto ha potuto essere sottoscritto ed è stato reso pubblico. Il documento è diretto «all'opinione pubblica in generale e particolarmente ai_ responsabili dei mezzi di comunicazione». I cento firmatari criticano il modo con il quale la stampa ha descritto «1 più recenti fatti d'arme spagnoli all'interno e all'estero» e affermano che «le forze armate non hanno bisogno di essere sottoposte ad un processo di democratizzazione o di epurazione, ma devono essere semplicemente rispettate». •Consideriamo gli insulti e gli attacchi nei confronti dei nostri colleghi — scrivono — come rivolti contro tutta la collettività». Il manifesto fa riferimento ad «articoli, commenti e cronache che deformano l'immagine che gli spagnoli hanno delie forze armate e che sviliscono i simboli e I valori nazionali». „ .

Persone citate: Blas Pinar, Ignacio Alfaro Arregui, José Ignacio San Martin

Luoghi citati: Madrid