Due verità di Mario Salvatorelli

Due verità Due verità (Segue dalla l'pagina) che l'accantonamento, nella discussione in Senato, dell'articolo 1 della legge finanziaria, quello che impone un « tetto» di 50 mila miliardi al disavanzo di cassa della pubblica amministrazione, è dovuto a motivi d'opportunità procedurale, perché «la maggioranza non cederà su alcun emendamento che miri a travalicare il deficit deciso». In altre parole, non è parso opportuno imporre, in partenza, un limite che poteva suonare come un .diktat, al libero dibattito parlamentare, ma l'obiettivo rimane, e sul suo raggiungimento it governo giocherà la propria credibilità. Ma il ministro Marcora osserva che il .tetto» è già stato sfondato, perché «abbiamo un disavanzo di cassa per 1*82 di 57 mila miliardi, se non saranno anche di più, e so quel che dico». Infine, ma potremmo continuare, Andreatta osserva che l'accordo tra le parti sociali, sul costo del lavoro, «è talmente importante che il governo cercherà di fare ogni sforzo possibile», senza escludere, sembra di capire, nuove fiscalizzazioni'(degli oneri sociali e dei .punti» di contingenza). Il suo collega all'Industria, Marcora, non esita ad ammonire: «Bisogna comin¬ ciare a rendersi conto che anche il salario netto reale deve diminuire... Se vogliamo mettere più gente al lavoro, bisogna che il lavoro costi meno di adesso. Del resto, se si parla in confidenza con i "leaders" sindacali, anch'essi ammettono questa situazione: Allora, a chi dobbiamo credere? La risposta, probabilmente, l'avremo in questa settimana, che è carica di grossi appuntamenti: oggi il vertice sindacale Cgil, Cisl, Uil, forse decisivo per la piattaforma comune sul costo del lavoro: mercoledì la riunione dei ministri finanziari (Andreatta e Marcora in prima linea) e l'incontro tra il governo e i sindacati; sabato il .chiarimento» politico tra Spadolini e i segretari dei partiti che lo sostengono, o dovrebbero sostenerlo. Per quanto riguarda, però, la vera realtà della situazione economica, sarà meglio attenersi ai - bollettini» che periodicamente emettono l'Istat e la Banca d'Italia: sulla produzione industriale, il costo della vita, la disoccupazione, i conti con l'estero, l'edilizia. Senza trascurare, ovviamente l'andamento dei cambi della lira e il listino di Borsa. In fondo, per chi li sa leggere, la inerita si trova sui quotidiani. Mario Salvatorelli

Persone citate: Andreatta, Marcora, Spadolini