Roma: il Centro tumori forse dovrà chiudere mancano finanziamenti

Roma: il Centro tumori forse dovrà chiudere mancano finanziamenti Roma: il Centro tumori forse dovrà chiudere mancano finanziamenti ROMA — Il Centro di pre- I venzione tumori dell'università che. in più di dieci anni di attività, ha salvato centinaia di persone, rischia di chiudere per mancanza di fondi. Infatti, con l'instaurazione del servizio sanitario nazionale, il ministero della Sanità (che finanziava il Centro con una somma annua di 50 milioni) ha ritenuto la prevenzione non più di sua competenza e ha passato l'incarico alla Regione. Il Centro, dove da due anni il personale medico (quello paramedico fa parte degli organici dell'università) lavora non pagato, dovrà quindi chiudere lasciando inevase circa 6000 domande di controllo e interrompendo l'assistenza alle 10.000 persone schedate, che sono sottoposte a visita annuale o semestrale se si tratta di fumatori o di soggetti considerati «ad alto rischio» quando l'.ereditarietà neoplastica» è particolarmente frequente. «L'importanza dell'attività del Centro di prevenzione — ha detto il vicedirettore dott. Ario Agnesa — risiede anche ne! fatto che mantiene un rapporto costante con le varie cliniche universitarie. Quindi se ad esempio il paziente risulta affetto da una malattia della tiroide viene indirizzato nella clinica del prof. Baschieri, se si tratta di leucemia in quella del prof. Mandelli». Gli esami di routine sono l'analisi del sangue, delle urine e delle feci (prima di recarsi al Centro il paziente deve sottoporsi a una dieta particolare per tre giorni). Una volta l'anno si effettua la schermografia e in alcuni casi la mammografia. «In passato le analisi del sangue venivano effettuate dal Centro stesso — ha osservato il dott. Agnesa — ma ora, poiché non abbiamo più i reagenti, siamo stati costretti a interromperla e a indirizzare i pazienti all'esterno, anche se sempre nell'ambito universitario».

Persone citate: Ario Agnesa, Baschieri, Mandelli

Luoghi citati: Roma