Precipita una seggiovia in Val Venosta due giovani tedeschi morti, otto feriti di Enzo Pizzi

Precipita una seggiovia in Val Venosta due giovani tedeschi morti, otto feriti L'impressionante disgrazia è avvenuta a Laces, per l'improvvisa rottura dei freni Precipita una seggiovia in Val Venosta due giovani tedeschi morti, otto feriti Le vittime avevano 24 e 14 anni -1 due giovani sono rimasti incastrati nei seggiolini che si sono schiantati contro la stazione a valle - Molti escursionisti si sono salvati gettandosi sulla neve - Aperta un'inchiesta BOLZANO — L'inizio di una escursione in montagna di un centinaio di turisti tedeschi, provenienti in gran parte da Ludwigshafen. è stato funestato a Laces. in vai Venosta, da un'improvvisa tragedia: la seggiovia sulla quale erano appena saliti, diretta verso l'Alpe di Tarres. si è avviata a marcia indietro, per la rottura del freno automatico, aumentando sempre più velocità e schiantandosi contro la stazione a valle. Due morti e otto feriti il bilancio della disgrazia. Molti escursionisti si sono gettati dai seggiolini sulla neve, riuscendo a salvarsi. Le vittime sono una ragazza. Dinke Mittermann, 24 anni, di Brema, rimasta decapitata da un pilone, e Markus Woitan, di 14. Gli ospiti tedeschi verso le 9.15 di ieri mattina erano giunti con un torpedone alla stazione a valle di una seggiovia che collega l'abitato del paese con i campi di neve della sovrastante Alpe di Tarres e uno alla volta, tutti con gli sci ai piedi, erano saliti sui seggiolini dell'impianto. La sciagura è accaduta pochi minuti dopo la partenza della comitiva. Ad un certo punto la seggiovia ha inverti- to il senso di marcia e gradualmente, aumentando velocità, ha cominciato la folle discesa verso il basso, perché non funzionavano i freni automatici di blocco. Il personale addetto all'impianto ha tentato un estremo rimedio azionando anche i freni a mano, ma anche questi tentativi purtroppo sono andati a vuoto. Sarebbe stata sicuramente una tragedia di vaste proporzioni, se il capo della comitiva Jurgen Bachmann, di 24 anni, nelle fasi iniziali del grave incidente, quando l'inversione di marcia si era appena verificata, non avesse urlato agli sciatori di gettarsi dalla seggiovia buttandosi sulle sottostanti pendici del monte di Tarres. Seguendo il suo esempio moltissime persone si sono buttate a terra salvandosi, ma una decina di sciatori sopraffatti dalla paura e presi dall'indecisione non sono riusciti a liberarsi dai seggiolini e hanno continuato a scendere verso la stazione di partenza. Dinke Mittermann si è letteralmente sfracellata contro un pilone di cemento della stazione (la poveretta è stata decapitata); il quattordicenne Markus Woitan è morto per gravissime lesioni interne mentre veniva trasportato con un'autoambulanza all'ospedale di Silandro. Altri otto turisti che non erano riusciti ad evitare completamente l'impatto contro i piloni o le pareti della stazione di partenza hanno riportato fratture e contusioni varie, ma non sono per fortuna con¬ siderati in pericolo di vita. Uno dei feriti è stato trasportato d'urgenza alla clinica universitaria di Innsbruck con una prognosi di tre mesi. Subito dopo la disgrazia l'arrivo dei soccorsi: carabinieri e guardie di finanza, vigili del fuoco e volontari, ambulanze della Croce Rossa e della Croce Bianca, ed elicotteri dei carabinieri e del quarto corpo d'armata alpino che hanno reso più veloci le operazioni di trasporto dei feriti. La funivia di Laces era stata costruita soltanto tre anni fa ed era stata dotata dei più moderni sistemi di sicurezza per cui non trova una plausibile spiegazione il duplice mancato blocco sia dei freni automatici sia di quelli manuali. Secondo il gestore dell'impianto, il geom. Sepp Richter rimpianto della seggiovia veniva collaudato tutti i giorni. Anche questa circostanza, se risulterà confermata, rende del tutto inspiegabile la tragedia. Per accertare le responsabilità è stata aperta un'inchiesta. Dopo la sciagura della funivia del Cermis che il 9 marzo 1976 aveva provocato la morte di 42 persone, i controlli erano stati moltiplicati in tutto il Trentino Alto Adige. Da tempo è in attività una apposita commissione di esperti incaricata di verificare periodicamente la funzionalità degli impianti. Enzo Pizzi Merano. Ciò che resta della seggiovia che, scarrucolando, ha causato la morte di due persone

Persone citate: Brema, Jurgen Bachmann, Markus Woitan, Sepp Richter, Tarres

Luoghi citati: Bolzano, Innsbruck, Laces, Trentino