Napoli: un anno pieno di delitti di Adriaco Luise

Napoli: un anno pieno di delitti Sono saliti a 232 i morti ammazzati Napoli: un anno pieno di delitti NAPOLI — Un anno, questo 1981 dominato dal dramma della violenza da un'esplosione di criminalità senza precedenti. 232 morti ammazzati, una scia lunghissima di sangue, nella guerra dichiarata tra clan rivali della delinquenza organizzata. La escalation degli omicidi di stampo camorristico — la maggioranza ha rispecchiato un rituale tristemente noto con i corpi bruciati delle vittime — non ha registrato situazioni di regresso ed ha continuato a dilatarsi con dimensioni allarmanti. Orrendi delitti sono avvenuti non solo negli istituti di pena superaffollati, qual è Poggioreale, ma anche nelle cosiddette carceri minori e spesso hanno valicato i confi- ni della Campania. La camorra, la longa manus del boss Raffaele Cutolo, ha dimostrato di poter colpire e punire chiunque avesse commesso qualche sgarro nei suoi confronti. Ha fatto eseguire sentenze di morte a S. Maria Capua Vetere come ad Ascoli Piceno. Campobasso e in altre città del Nord Italia. La situazione è andata sempre più peggiorando e nel novembre scorso un gruppo di deputati napoletani ha chiesto un'indagine parlamentare sulla camorra come è stato fatto per la mafia calabrese e siciliana. Sarebbe lungo tracciare un bilancio dei singoli episodi criminosi, fornire un elenco delle vittime di questa inarrestabile ondata di violenza che si manifestò fin dall'inizio dell'anno. Otto delitti nei primi tre giorni e la tendenza non ha subito inversioni di rotta. Quattro omicidi nelle ultime 48 ore e tutti maturati nell'ambito della lotta in corso tra affiliati della «Nuova camorra- che fa capo a Raffaele Cutolo e della «Nuova famiglia» del clan Bardellino e Giugliano a cui si sono aggiunti negli aultimi tempi i «Nuovi giustizieri campani... Delitti, attentati che si ricollegano ad una catena di altri omicidi fra cutoliani ed avversari e che non hanno risparmiato personaggi in qualche modo venuti a conoscenza dei segreti della mala o in contrasto con qualche temibile boss. Numerosi gli esempi. Va segnalato il bieco crimine del vi ce direttore del carcere di Poggioreale. Giuseppe Salvi, assassinato sulla tangenziale nell'aprile d: quest'anno. I kil lers. Mario I» carnato e Salvatore Imperati 'ce legati al clan Cutolo sono tati arrestati. Ed ancora il lu igo elenco de gli avvocati caduti sotto il piombo dei sicari prezzolati della malavita tra cui Dino Gassani, salernitano, freddato il 27 marzo nel suo studio assieme al suo segretario. La camorra si è inserita anche nei settori chiave della vita economica. E il caso emblematico rimane la protesta dei sindacati delle maestranze dei cantieri navali di Castellammare di Stabia che denunciarono apertamente le tangenti versate per tacitare la delinquenza organizzata. Una considerazione sull'andamento della criminalità che purtroppo non accenna ad imboccare la fase discendente. Nel primo semestre i morti ammazzati avevano appena sfondato il tetto dei 100: nel secondo semestre la curva ascensionale ha fatto toccare la cifra di 132 mentre nei primi giorni del 1981 l'ufficio della Questura addetto al rilascio venne tempestato da ben diecimila richieste di porto d'armi testimonianza di insicurezza e di un profondo malessere tra i cittadini. Sulle ultime esecuzioni c'è da aggiungere la cronaca e i nomi delle vittime residenti tutti in un'area vesuviana. Ottaviano, Nola e Saviano ad alta incidenza delinquenziale. Aniello Romano. 42 anni, di messo dal carcere alla vigilia di Natale, e il figlio Antonio di 23. sono stati uccisi a colpi di lupara domenica pomeriggio mentre rientravano a casa dai funerali di un altro boss. Salvatore Alfieri ammazzato sabato sera a Pompei da ignoti sicari. La quarta vittima, Pasquale Tafuri, 42 anni, personaggio minore della malavita, è stata assassinata nel suo bar a Saviano. Ha avuto appena il tempo di informare un suo inserviente dell'arrivo dei killers ma non è riuscito a fuggire. Adriaco Luise

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Campania, Campobasso, Castellammare Di Stabia, Napoli, Nord Italia, Pompei, Saviano