La Cim punta all'obiettivo della leggerezza

La Cim punta all'obiettivo della leggerezza La Cim punta all'obiettivo della leggerezza MILANO — Crisi energetica, crisi economica, settore dell'auto che non tira più come un tempo, industrie dell'indotto auto che affrontano tempi bui magari con grossi interventi della cassa integrazione guadagni. A meno che non si sia pensato per tempo a saltare giù, almeno in parte, dalla barca che affonda e cioè in termini economico-industriali, a «diversificare». E' la strada che per fare fronte ai tempi pare avere imboccato la «Cim», compagnia industriale manufatti, 300 dipendenti nello stabilimento di Modigliano a Forlì e nel centro direzionale di Melegnano, alle porte di Milano. Da pochi giorni entrata a far parte del Gruppo Brogi-lzard la Cim è da tredici anni sul mercato nel settore della componentistica auto. Il primo prodotto venduto era una imbottitura di sedili di vetture costituita di fibra di cocco gommato, poi è venuto l'ingresso nel settore delle materie pla¬ stiche con il poliuretano espanso flessibile. Tra i clienti le maggiori case automobilistiche del nostro paese: Fiat, Alfa Romeo, Innocenti e all'estero la tedesca BMW. Ma nel 78 suonano per la vettura i primi campanelli di allarme e la parola d'ordine diventa «diversificare». Si rimane nel settore automobilistico producendo anche pannelliporta per l'interno delle vetture, sempre in poliuretano. Trasporto famigliare in crisi? Aggrediamo il trasporto collettivo e si firma una commessa con le ferrovie dello Stato. All'inizio il poliuretano flessibile serve per imbottire i sedili delle carrozze passeggeri dei treni. Poi si pensa che si potrebbero produrre sedili tutti interi: struttura in ferro, imbottitura naturalmente e sellerie in tessuti e finte pelli fatte di poliuretano integrale. I clienti sono i maggiori produttori del settore, dalle ferrovie dello Stato alle officine della Stanga alla Breda. risultati sono soddisfacenti: il 1980 segna un bilancio attivo di oltre 250 milioni, il fatturato dell'81 supera gli.otto miliardi e mezzo cori una percentuale di esportazione inforno al 12-13 per cento. Il budget per l'anno prossimo vede ancora espansione verso il tetto dei 12 miliardi. Ma i settori da aggredire diventano sempre più vari. Dalla primavera '82 infatti il mercato, sempre sotto la sigla Cim, vedrà comparire una linea completa di accessori per il bagno in poliuretano rigido. Si progetta un arredamento finito: copri water, mobiletti sottolavandino chiusi o a giorno, scarpiere, sgabelli, portasciugamani, tutto componibile. Ma non basta, perché non facciamo una bella carrozzeria di poliuretano ad una macchina magari distributrice di caffè? Fatti gli studi, realizzati gli stampi, trovati i brevetti si entra anche nel settore della distribuzione automatica con il processo completo: dalla macinatura dei chicchi alla bevanda fumante fatta con acqua corrente e non di serbatoio. Il debutto della linea bagno in pubblico sarà il 22 febbraio a Milano alla X)fcll edizione della mostra convegno degli articoli da bagno accessori sanitari e per il riscaldamento. Naturalmente in parallelo alle nuove produzioni è stato necessario creare da zero una rete di vendita e di distribuzione cosa che è in atto proprio in questi giorni. Ma cosa vuol dire questo affacciarsi in nuovi campi? Prelude all'abbandono della tradizionale componentistica auto? Mai più è la risposta della Cim. Anzi l'impegno è di sviluppare nuove tecnologie per adattare il sedile alle nuove esigenze dell'industria, in fase di preparazione ci sono anche due tipi di sedili finiti uno per auto di serie e l'altro per vettura di lusso. Al lavoro ci sono alcuni specialisti tra i migliori del settore passati alla Cim. «Obiettivo leggerezza» si può chiamare l'operazione che per il momento è coperta dal massimo segreto. Secondo scopo facile manutenzione, ma non possono dire di più, spiegano, altrimenti le «spie» della concorrenza potrebbero capire e magari rendere vani mesi di studi e di esperimenti. Una delle attenzioni maggiori, com'è ovvio, va alla sicurezza elemento particolarmente delicato quando si tenta di alleggerire il sedile. «Meno peso, più comodità, stessa sicurezza» sarà forse lo slogan. te*

Luoghi citati: Forlì, Melegnano, Milano