Pertini: questo governo fa bene e dovrà durare

Pertini: questo governo fa bene e dovrà durare Anche da Piccoli rinnovato sostegno a Spadolini Pertini: questo governo fa bene e dovrà durare Il presidente della Camera, Nilde Jotti, critica invece l'esecutivo per il numero eccessivo di decreti legge in questi mesi ROMA — Alla vigilia di un Natale carico di preoccupazione per i fatti di Polonia e per l'.escalation» del terrorismo. Pertini e Piccoli hanno fatto sapere, in due occasioni diverse, che il governo Spadolini funziona bene e quindi non ha senso ipotizzare una crisi per gennaio-febbraio, mesi nei quali si deve pensare concretamente al rilancio della produzione e al contenimento dell'inflazione. Dalla Camera, e dai «vertici» di alcuni partiti della maggioranza, giungono invece per Spadolini notizie meno confortanti. Durante un incontro con i giornalisti, Nilde Jotti ha criticato il governo per la valanga di decreti legge che continua a scaraventare sul Parlamento, malgrado gli impegni di rigore presi l'estate scorsa, al momento della sua formazione. All'attacco del presidente della Camera, si sono aggiunte riserve molto esplicite della direzione liberale sul futuro del pentapartito. Zanone non ha usato l'accetta come hanno fatto, nei giorni scorsi, Craxi e Longo; ma anche in ambienti molto vicini alla de si sottolinea che per socialisti, socialdemocratici e liberali ogni argomento è buono per creare ostacoli sul cammino di Spadolini. Sono scelte non condivise al Quirinale. All'indomani del ricevimento al corpo diplomatico durante il quale ha nuovamente denunciato i collegamenti internazionali del terrorismo, Pertini, conversando con alcuni amici, ha detto che Spadolini governa bene e se qualcuno intende provocare crisi dovrà farlo allo scoperto, spiegando pubblicamente i motivi di una decisione tanto grave. Il presidente terrà conto di queste spiegazioni per un eventuale incarico. Se il Quirinale conferma in via confidenziale il suo appoggio a Spadolini (tra i due statisti c'è stato ieri sera un lungo, cordiale colloquio), Piccoli ha scelto il mezzo di comunicazione più diffuso, la tv, per ribadire più volte che «l'appoggio della de al governo è stato ed è totale». A «Tri- buna politica», ieri sera, il segretario democristiano ha precisato: «// governo fa bene. Non ha esaurito la sua funzione. Non è nato per essere un governo di legislatura ma nessun governo è mai nato per essere di legislatura. Un governo nasce con un programma che cerca di svolgere con tempestività e con puntualità ». « Un governo — ha aggiunto Piccoli — deve avere l'appoggio sino allo svolgimento del suo programmai. Domande e risposte si sono poi spostate da Spadolini a Craxi, in particolare alla proposta socialista dì un governo più forte. -Sarebbe sempre un bene avere un governo forte, rappresentativo, capace di decisioni rapide — ha dichiarato Piccoli — questa è una dichiarazione di sempre che Craxi ha espresso e che io stesso ho espresso in tutta la mia vita politica-. Ha aggiunto di «sapere con esattezza che Craxi è infastidilo. Ho parlato proprio ieri con lui; mi ha espresso rammarico perché ogni volta che si dice che si può fare un esame della situazione,che si può pensare al futuro, immediatamente si immagina che egli voglia colpire il governo». La vera linea di Craxi sarà quella dello sfogo con Piccoli o quella delle ultime dichiarazioni del leader socialista, in tv e a «La Stampa»? Nessun interrogativo, invece, su quanto ha detto Nilde Jotti ieri a Montecitorio: «Ci sono 15 decreti da approvare, entro l'S febbraio, ed il governo, a quanto pare, si appresta a vararne altri 8. Continuare in questa pratica del decreto legge significa impedire un retto funzionamento del Parlamento e di conseguenza impedire che provvedimenti di legge come la riforma pensionistica e quello del pubblico impiego possano essere affrontati, non per mancanza di volontà dei parlamentari, ma perché la Camera è obbligata ad affrontare prioritariamente questa valanga di decreti legge che continua ad essere la norma con cui ilgoverno legifera». Luca Giuralo

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