Il socialismo all'Est con variante militare

Il socialismo all'Est con variante militare Il socialismo all'Est con variante militare Siamo al decimo giorno dalla proclamazione dello stato di guerra: Walesa potrà anche essere considerato sconfitto, o meglio sopraffatto, ma Jaruzelski non osa proclamarsi vincitore. Nel rivolgersi ai polacchi 10 giorni fa aveva concluso il suo appello esclamando: «La Polonia non è scomparsa ancora, finché noi viviamo», l.a frase è tratta dall'inno nazionale, che è tutto un salmo tragico sul Paese in eterno pericolo di rovina. Da allora il generale non si è fatto più vivo. Da salvatore della patria in extremis si sta riducendo al suo rude occupatore. l-a sua ambizione non era certamente quella di diventare una brutta copia del maresciallo Rokosovski imposto da Stalin come proconsole sovietico della Polonia nel 1949 dopo l'esautorazione di Gomulka. Dice di Rokosovski l'enciclopedia sovietica: «Vice ministro alla Difesa dell'Urss su richiesta del capo di Stato polacca nominato vicepresidente del Consiglio e ministro della Difesa della Repubblica popolare polacca». Quello fu il momento della massima umiliazione infcrta da Mosca alla Polonia e al suo esercito. Jaruzelski nasce invece dalla sua successiva riscossa. Nel 1956 venne scarcerato il maresciallo Spihalski, rovesciato e imprigionato assieme a Gomulka, colpevole di deviazionismo nazionalista e di spionaggio. Ripreso il ministero della Difesa e rientralo al Politburo, Spihalski si era apprestato a nazionalizzare di nuovo l'esercito e ad eliminare le tracce sovietizzanti imposte da Rokosovski, ricacciato a Mosca (dove diventò di nuovo viceministro alla Difesa). L'ufficiale di punta del nuovo corso nazional-riformislico di Spihalski diventa proprio Jaruzelski. Dirige il prestigioso ufficio politico dell'esercito. Si occupa quindi della rinascita morale e ideologica dei quadri militari. Nella crisi, del 1968, provocata dai mot} studenteschi, quando Spihalski viene chiamato alla presidenza dello Stato in sostituzione dell'ottuso conservatore Ochab, Jaruzelski diventa ministro della Difesa. Tutti li considerano come garanti armati di una politica liberale e riformista. Nel 1970, quando si spara sugli operai di Danzica, le colpe vengono addossate al suo sostituto Korczinski, che si ucciderà in seguito (il quale avrebbe applicato gli ordini di Gomulka e del Politburo, coniro il parere di Jaruzelski). Contrario all'intervento, Jaruzelski viene in quella occasione cooptato anche come membro del Politburo. L'anno scorso un uguale ordine di Gierek, cioè di intervenire un'altra volFrane Barbieri (Continua a pagina In prima colonna)

Luoghi citati: Danzica, Mosca, Polonia, Urss