Chi scambiò le teste ai cavalli di San Marco?

Chi scambiò le teste ai cavalli di San Marco? LA SCOPERTA DI UNO STUDIOSO VENEZIANO Chi scambiò le teste ai cavalli di San Marco? VENEZIA — I cavalli di San Marco hanno le teste «sbagliate». L'originario aspetto della quadriga, nella città greca di Chio, era infatti diverso da quello conosciuto dai veneziani che sistemarono i quattro destrieri sul loggiato della Basilica: questo perché le teste dei due cavalli «esterni' furono scambiate al momento di montarle sui corpi. Lo sostiene uno studioso veneziano, il professor Vittorio Galliazzo, docente di archeologia e storia dell'arte greca e romana all'Università di Venezia, autore tra l'altro di un volume dedicato appunto ai Cavalli di San Marco (ed. Canova, Treviso). Galliazzo ricava la sua convinzione dall'esame degli occhi dei cavalli, la cui pupilla è stata resa dall'artista sconosciuto con una concavità a forma di mezzaluna o di fagiolo. Questo artificio scultoreo è stato adottato per lasciare sulla stessa pupilla un punto luminoso, che rappresenta il riflesso del sole sulla superficie dell'occhio. Proprio guardando attentamente questi «riflessi*, secondo il professor Galliamo, e dando per scontato che la «fonte di luce» fosse unica, si scopre che le teste dei quattro cavalli erano state orientate dall'autore in modo differente dall'attuale. Sul pronao della Basilica i cavalli — prima che venissero rimossi per i restauri e le esecuzioni delle copie — erano messe in modo da «guardarsi» a due a due: il primo con il secondo e il terzo con il quarto. Secondo Galliazzo, invece, le teste in origine erano tutte divergenti, come si otterrebbe scambiando la testa del primo cavallo (cominciando a contare da sinistra guardando la facciata della Basilica) con quella dell'ultimo: .11 risultato finale, afferma Galliazzo, sarebbe quello di una quadriga proiettata con i cavalli a due a due all'infuori, senza esagerazioni, ma secondo modulazioni di un sapiente e classico equilibrio-. Per arrivare a questa scoperta, Galliazzo ha ricostruito la «nascita» dei cavalli di San Marco e la loro storia, fin dalla fusione, avvenuta probabilmente verso la fine del IV secolo avanti Cristo: lo studioso ha esaminato la superficie interna ed esterna delle statue in ogni particolare, risalendo alle tecniche dell'epoca e disegnando addirittura una «mappa dei canali di drenaggio» attraverso i quali la lega di rame fu introdotta negli stampi. In origine, i cavalli trainavano un carro sul quale, come auriga, si trovava l'immagine del dio Sole. Le prime testimonianze attendibili sulla quadriga risalgono al V secolo dopo Cristo: era a Chio, in Grecia, collocata su un elevato basamento. A Chio, quasi certamente perdette il carro con l'auriga e da 11, nello stesso V secolo, fu portata a Costantinopoli dall'imperatore Teodosio II, che la sistemò sull'alta torre dell'ippodromo. Fu allora, secondo il professor Galliazzo, che le teste dei due cavalli «esterni» furono scambiate, «in modo, afferma lo studioso, di raccogliere, per così dire, sulla terra quei superbi animali che ! sembravano un tempo, nell'originaria posi' zione divergente, irradiarsi nel cielo». ^

Persone citate: Canova, Chio

Luoghi citati: Chio, Costantinopoli, Grecia, Treviso, Venezia