Bimba uccisa a due condanne a Milano

Bimba uccisa a due condanne a Milano Bimba uccisa a due condanne a Milano Il tribunale ha inflitto alla madre cinque anni di reclusione, al suo convivente dodici MILANO — Dodici anni di reclusione per Pasquale Mercurio, cinque per Giuseppina Votta: questa la sentenza emessa dalla corte d'assise di Milano per due imputati di «maltrattamenti seguiti da morte». Vittima Irene Votta, figlia dell'accusata, deceduta il 6 marzo dello scorso anno a causa di un'emorragia interna provocata da un colpo alla testa. La sentenza è stata emessa dopo un paio d'ore di camera di consiglio. In precedenza c'è stato un «colpo di scena», che ha portato a una breve riapertura del dibattimento. La corte stava per ritirarsi a decidere e come vuole la procedura, il presidente ha chiesto agli imputati se avessero qualcosa da aggiungere. Pasquale Mercurio si è alzato singhiozzando. L'uomo, che durante un'udienza precedente, aveva ammesso di avere dato un calcio ad Irene due giorni prima che la piccola morisse, è intervenuto per af¬ fermare che quel calcio era diretto alla Votta, con la quale stava litigando. Ha spiegato che, esasperato dai continui rimproveri della donna che gli rinfacciava di farsi mantenere da lei (la Votta in quel periodo era impiegata), aveva tentato di colpirla a calci: uno di questi aveva raggiunto Irene. «• Subito il presidente ha disposto il confronto con la Votta e la riapertura dibattimentale. L'imputata ha dapprima confermato la «rivelazione» del suo convivente, poi ha rettificato Durante il confronto, il presidente ha messo sotto gli occhi dei due una fotografia del corpo della piccina, martoriato da ecchimosi e ferite. «Chi è stato a ridurla in queste condizioni?», ha chiesto il magistrato. Mercurio ha continuato a piangere, la Votta è rimasta all'apparenza impassibile; ha detto soltanto di non aver mai notato quei segni sul corpo della sua bambina.

Persone citate: Giuseppina Votta, Irene Votta, Pasquale Mercurio, Votta

Luoghi citati: Milano