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Il terzo cercho! Il terzo cercho! (Segue dalla l'pagina) un'iniziativa «patriottica», capace di spazzar via il partito scieditato e al tempo stesso di evitare un intervento straniero, i Jaruzelski non si era sempre presentato come un buon soldato «polacco» incapace di sparare su suoi connazionali? L'illusione è crollata con gli arresti di massa, con i morti e i feriti in Slesia e sul Baltico, con le trasmissioni antisemite di radio Varsavia, che riesumava i commentatori del '68. quando trionfavano i nazional-comunisti sciovinisti. Persino l'arresto di Gierek. l'ex segretario del partilo, è stato motivato «con le sue origini ebraiche» da uno di quei personaggi. La collaborazione tra il generale Jaruzel ski e il maresciallo sovietico Kulikov deve essere inoltre apparsa troppo stretta ai vescovi, che nella loro ultima riunione hanno in sostanza invitato alla resistenza il Paese: «La nazione non arretrerà e non rinuncerà al rinnovamento democratico». In quel clima la Chiesa non poteva rinunciare al suo ruolo storico, nelle tragedie polacche, doveva presentarsi ancora ulna volta agli occhi dei cattolici come l'incarnazione della legittimità nazionale. Ma le prime parole, quelle moderate, di Glemp potrebbero riaffiorare nei prossimi giorni. L'episcopato polacco non può mandare allo sbaraglio operai e studenti inermi, in un Paese isolato, non può non tener conto di una popolazione stanca, immersa nell'inverno e in una penuria alimentare già drammatica. La Chiesa sarà costretta, in coscienza, col tempo, a tener conto dello stato di fatto, senza riconoscere per ora lo «Stato di diritto» delle nuove autorità. Per accettare quest'ultimo bisogna che il generale Jaruzelski sia più presentabile, e perche lo diventi la pressione dovrà spegnersi, attenuarsi. Ed essa si spegnerà, si attenuerà, soltanto con lo spegnersi e l'attenuarsi della resistenza passiva. E' questo il messaggio di papa Wojtyla che monsignor Poggi sta portando all'arcivescovo Glemp? Bernardo Valli