Anche un astronauta tra i 21 militari del vertice polacco

Anche un astronauta tra i 21 militari del vertice polacco Anche un astronauta tra i 21 militari del vertice polacco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Il Consiglio militare di salvezza nazionale, che da una settimana ha assunto ogni potere in Polonia, è formato da 21 alti ufficiali di carriera, taluni dei quali già occupavano posizioni di rilievo nell'amministrazione civile o incarichi di carattere strategico. Il generale Wojciech Jaruzelski, che lo presiede, conserva in effetti i precedenti incarichi di primo ministro, ministro della Difesa e segretario generale del poup. tre cariche che si sono progressivamente accumulate sulle sue spalle (è premier da febbraio e segretario da ottobre) nella ricerca, sotto le pressioni sovietiche, di un argine alla sfida di «Solidarietà». Tutti i 21 membri del Consiglio han- Questi i nomi Generale Wojciech Jaruzelski (primo ministro, ministro della Difesa, segretario generale del poup). generale Florian Siwicki (capo di stato maggiore, vice ministro della Difesa), generale Tadeusz Tuczapski (vice ministro della Difesa), generale Eugeniusz Molczyk (vice ministro della Difesa), ammiraglio Ludwik Janczyszyn (comandante in capo della Marina), generale Czeslaw Kiszczak (ministro degli Interni), generale Tadeusz Hupalowski (ministro per l'Amministrazione), generale Czeslaw Piotrowski (ministro dell'Industria mineraria), generale Josef Baryla (vice ministro della Difesa), generale Wlodzimierz Oliwa (capo del distretto militare di Varsavia), generale Henryk Rapacewicz (capo del distretto militare della Slesia), generale Josef Uzycki, generale Tadeusz Krepski (comandante dell'Aviazione), generale Longin Lozowicki (comandante in capo dell'Aviazione), generale Michal Janiszewski (capo dell'ufficio del primo ministro), generale Jerzy Jarosz, colonnello Tadeusz Makarewicz, colonnello Kazimierz Garbacik, colonnello Roman Les (colonnello della riserva), tenente colonnello Jerzy Wlosinski, colonnello Miroslaw Hermaszewski (cosmonauta). no. come lui. una preparazione militare di scuola sovietica e sono membri del poup. un requisito essenziale per gli ufficiali di carriera dell'esercito polacco. A parte Jaruzelski. altri tre generali già occupavano incarichi ministeriali. Sono Czeslaw Kiszczak. ministro degli Interni. Tadeusz Hupalowski, ministro per l'Amministrazione. l'Economia locale e l'Ambiente. Czeslaw Piotrowski, ministro dell'Industria mineraria. Su quest'ultimo sono accentrate le attenzioni degli ultimi giorni, in quanto proprio le miniere della Slesia si stanno rivelando una roccaforte di «Solidarietà» (e i sette morti a Katowice lo confermano). Altri quattro membri del Consiglio sono viceministri della Difesa. Si tratta dei generali Florian Siwicki. Tadeusz Tuczapski. Eugeniusz Molczyk e Jozef Baryla. Di essi il più importante è sicuramente Siwicki. che è anche capo di Stato maggiore e che in passato ha sovente sostituito Jaruzelski in alcuni incarichi ufficiali, soprattutto dopo la nomina a primo ministro di quello che è oggi ('«uomo forte» di Varsavia. All'inizio di dicembre partecipò, a nome di Jaruzelski. al vertice moscovita dei ministri della Difesa del Patto di Varsavia, nel quale presumibilmente fu discussa l'operazione militare in Polonia. Siwicki è anche, dalla fine d'ottobre, membro suppletivo del Politburo polacco. Fra gli altri esponenti di rilievo figurano il capo del Distretto militare di Varsavia, generale Wlodzimierz Oliwa. e la sua controparte nella Slesia, generale Henryk Rapacewicz. Se il Consiglio è dominato dalle figure dell'esercito, anche marina e aviazione sono rappresentate dai loro comandanti in capo, l'ammiraglio Ludwik Janczyszyn e il generale Longin Lozowicki. Ma forse la figura più curiosa del Consiglio è Miroslaw Hermaszewski. Il suo merito è d'essere slato, nel 1978. il primo ed unico cosmonauta polacco. Fu il secondo, degli est-europei, ad andare nello spazio con la Saljut-6. nel quadro del programma Interkosmos. Insignito del titolo di eroe dell'Unione Sovietica da Leonid Breznev, e festeggiato come un Lindbergh dopo il suo ritorno in Polonia, rappresenta fra i 21 uomini che dirigono la Polonia il simbolo della collaborazione e dell'amicizia polacco-sovietica, una sorta di «bel gesto» verso l'Urss piuttosto che verso i polacchi. f. gai.