Chiesti 15 miliardi per Monzino nipote del presidente «Sfonda»?

Chiesti 15 miliardi per Monzino nipote del presidente «Sfonda»? Milano: i familiari hanno tenuto segreto il sequestro per due settimane Chiesti 15 miliardi per Monzino nipote del presidente «Sfonda»? II giovane, 21 anni, è stato portato via il 4 dicembre mentre posteggiava l'automobile sotto casa - Il nonno, colto da collasso alla notizia, è ora ricoverato in una clinica DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Da due settimane Franco Monzino. 21 anni, nipote del presidente onorario della Standa e figlio del vicepresidente, è nelle mani dell'anonima sequestri. La notizia si è saputa solo ieri perché la famiglia ha cercato di non dare pubblicità alla cosa, sperando di riuscire a mettersi subito d'accordo con i rapitori. Si parla di una richiesta di riscatto record: quindici miliardi, anche se non vi sono conferme ufficiali. Il fatto ha provocato un grave collasso al nonno del giovane. Italo Monzino. il quale si trova ora ricoverato in una clinica milanese. Sottoposto giovedi ad un'operazione, sembra che però le sue condizioni rimangano preoccupanti. Le conseguenze sarebbero state ancora più gravi se al momento del collasso non fosse stato presente il medico di famiglia, che ha potuto praticargli un massaggio cardiaco. Solo per caso i carabinieri hanno avuto notizia che uno dei Monzino era scomparso, forse sequestrato. La famiglia prima ha negato, poi dopo qualche ammissione ha finalmente confermato che del giovane Franco mancano notizie dal 4 dicembre scorso, giorno in cui, dopo una serata passata in discoteca in compagnia di amici, non si è più fatto vivo. In un primo tempo la famiglia aveva creduto che il giovane, abituato ad una vita molto libera, fosse andato fuori città per qualche giorno. Poi la scoperta da parte degli stessi parenti della sua auto abbandonata, con le portiere aperte, alla periferia della città e. soprattutto, le telefonate dei rapitori, non hanno più lasciato spazio a dubbi. Nonostante l'evidenza del sequestro, la famiglia non avrebbe però ancora sporto ufficialmente denuncia. Franco Monzino è iscritto alla facoltà di economia all' università Bocconi. Vive con i genitori e una sorella più giovane, in largo Zandonai 8. a Milano. Il rapimento sarebbe avvenuto proprio sotto casa mentre parcheggiava l'auto. Il padre, Tullio, oltre alla carica di vice presidente della Standa ricopre quella di presidente della «Gbc, la squadra femminile di pallacanestro di serie A. Quella dei Monzino è una famiglia molto conosciuta a Milano. Fu Franco Monzino. prozio del giovane rapito, a fondare, nel 1931. a Torino, il primo grande magazzino che venne chiamato «33». In seguito furono avviati altri empori a Venezia. Roma e Milano: si creò cosi una vera e propria catena di distribuzione, la Standard. Il nome però non piacque al regime e venne cosi italianizzato in quello, ancora attuale, di Standa. Comproprietari assieme ai Monzino un'altra grande famiglia milanese, i Borletti. All'inizio degli anni Cinquanta, la carica di presidente passa da Ferdinando Borletti a Franco Monzino che in seguito la trasmetterà a suo fratello Italo. Nel 1966 però la maggioranza delle azioni della società viene venduta alla Montedison e Italo Monzino assume la carica di presidente onorario. Nella Standa si svolge anche tutta la carriera dei suo figlio Tullio, padre del ragazzo rapito. Sempre con incarichi importanti, fino all'ultimo, attuale, di vicepresidente. Per lungo tempo è stato anche presidente del gruppo sportivo aziendale. Ma la famiglia Monzino non è nota solo per l'assonanza con la Standa: uno zio del giovane. Guido Monzino. 53 anni, ha legato il suo nome a grandi imprese alpinistiche. Nel 1973. guidò infatti la prima spedizione italiana sull'Everest. Ha partecipato ad esplorazioni e scalate al Polo Nord, in Groenlandia, sul Kilimangiaro, sul K2, in Patagonia. E' stato anche presidente dello «Sci club» Cervino. Con il rapimento di Franco Monzino l'anonima sequestri si è rifatta viva a Milano dopo un certo periodo di silenzio. Solo per caso non sono riusciti a portare a termine anche un altro rapimento, quello di Marco Dell'Orto, proprietario della -Orto Frigor»: per sbaglio, infatti, avevano portato via un impiegato. Lazzaro Clerici, lasciato libero dopo 26 ore.

Luoghi citati: Groenlandia, Milano, Roma, Torino, Venezia