In tutte le stazioni invernali neve abbondante, si può sciare di Gigi Mattana

In tutte le stazioni invernali neve abbondante, si può sciare Sulle Alpi Occidentali le precipitazioni sono più che soddisfacenti In tutte le stazioni invernali neve abbondante, si può sciare Da Sestriere a San Sicario, da Sauze d'Oulx a Bardonecchia le piste sono innevate da 50 a 100 centimetri Anche a Limone Piemonte, la coltre nevosa è considerevole - Ancora meglio la situazione in Valle d'Aosta Chi si azzardava già a fare il profeta di sventure è stato smentito: un anno senza neve è possibile, anche se insolito, ma di due proprio non si è mai sentito parlare. E anche se il «ponte» dei Santi trascorso sulle piste è ormai un ricordo (e quest'anno anche il weekend di Sant'Ambrogio lo si è passato sui prati verdi), almeno Natale non sarà, una delusione per gli sciatori. Su tutte le Alpi Occidentali le precipitazioni sono soddisfacenti e già per il prossimo fine settimana si spera che tutte le piste possano essere agibili. Limone Piemonte finalmente tiene fede alla fama che vede la «montagna delle due Riviere» come una delle zone meglio innevate delle nostre Alpi: dopo aver dovuto rinunciare alle gare di Coppa del Mondo, ora la stazione cuneese può guardare con fiducia alle prossime vacanze: in paese sono già caduti 50 centimetri di bella neve polverosa; lo strato bianco è superiore alle quote più alte, ma finora non si è ancora iniziata la battitura delle piste più elevate perché si preferisce attendere che si formi un buon fondo. Buone notizie per gli sciatori anche dalla Valle di Susa: già nello scorso weekend e ancora lungo la settimana (malgrado a Torino splendesse il sole), la neve aveva formato una quantità sufficiente alla battitura delle piste, però purtroppo il vento aveva spelato i .plateaux» alle quote più elevate: da ieri mattina la nuova precipitazione dovrebbe porre fine a ogni timore; da Sestriere a Sansicario. da Sauze d'Oulx a Bardonecchia mediamente le piste sono in¬ nevate dai 50 ai cento centimetri: anche qui si preferisce rendere prima agibili i tracciati a quote più basse per attendere che oltre i duemila metri precipitazioni più abbondanti sanino i guasti causati dal vento. In tutta la Valle d'Aosta la situazione è ancora migliore: già la scorsa settimana l'innevamento era più che accettabile, ma ora si è veramente raggiunta la sicurezza matematica che per Natale tutto il -domarne skiable» della Valle sia agibile alla perfezione. A Cervinia la neve fresca ha superato i due metri in paese, i due e mezzo a Pian Maison e i tre a Plateau Rosa; si sta lavorando freneticarnente per battere tutti i 150 chilometri di piste (purtroppo escluso il Furggen) e nelle vacanze natalizie è anche probabile che venga messo in funzione il collegamento con Valtournenche attraverso il Colle di Cime Bianche (dal Piccolo Cervino a Valtournenche ricordiamo che si snoda la discesa più lunga delle Alpi con 2200 metri di dislivello e 22 chilometri di lunghezza). Non c'è più un -buco» libero al Breuil né in alberghi né in appartamenti: lo stesso Ingemar Stenmark, che sarà ospite di Cervinia dai primi giorni di gennaio, ha avuto difficoltà per trovare una camera libera. Buono l'innevamento anche a Courmayeur; continua a nevicare e malgrado la quota modesta della località ai piedi del Monte Bianco, la neve fresca supera già il metro in paese e raggiunge i 180 centimetri alle quote più alte: per oggi o domenica dovrebbero essere battute tutte le piste, escluse quelle dello Youla e dell'Arp dove si preferisce attendere che la neve si assesti per evitare piccole slavine. L'altro grande polo di attrazione della Valle d'Aosta, il Monterosaski, è pronto ad accogliere quest'anno l'invasione che l'anno scorso ha dovuto rinviare per mancanza di neve: le valli di Gressoney e di Champoluc sono mediamente innevate con un metro di «fresca» e il collegamento attraverso il Colle della Bettaforca già nei prossimi giorni sarà un punto focale di transito per lo sci (il panora¬ ma sul Monte Rosa lascia esterrefatti). Purtroppo da questo panorama mancano alcuni dati: non è cattiva volontà, ma la prova ulteriore di come sia passivamente organizzato (basta un confronto con l'Alto Adige) il turismo piemontese: se nelle varie località non «c'è il direttore» non si trova nessuno che sappia dire al telefono anche solo quanta neve è caduta (non chiedo quale sia la pista in migliori condizioni). Con questo quasi generale sfacelo di promozione mi chiedo come possa allargarsi il tanto strombazzato «Orizzonte Piemonte». Gigi Mattana Cervinia sotto la nevicata: il «pienone» di Natale è assicurato

Persone citate: Ingemar Stenmark