«Invasione per procura» Glemp isolato a Gniezno

«Invasione per procura» Glemp isolato a Gniezno Testimonianza clandestina di un alto prelato polacco «Invasione per procura» Glemp isolato a Gniezno ROMA — Siamo riusciti ieri a metterci in contatto, attraverso un fortunoso collegamento, con un alto esponente della Chiesa polacca, che non siamo autorizzati a citare. Ecco il quadro aggiornato della situazione in Polonia quale emerge da questa eccezionale testimonianza. La situazione è molto più tragica di quanto l'Occidente possa immaginare. I «duri» del partito, fedelissimi a Mosca, hanno deciso di annientare la resistenza operaia e la legge marziale durerà almeno fino a febbraio, forse oltre. Jaruzelski è completamente nelle mani dei sovietici, che gli hanno imposto la repressione militare. In queste condizioni, il Primate cardinale Glemp è stato costretto ad interrompere i contatti con i militari e si è rifugiato a Gniezno. Un filo di collegamento con la «giunta», ma con scarse possibilità di influenzarla in senso moderato, è ancora tenuto da monsignor Dabrowski, segretario della Conferenza episcopale. Ma anche questo filo sembra destinato a spezzarsi da un momento all'altro. Molto sangue è già stato sparso nella regione di Katowice. Giovedì nella miniera Wujuk i soldati hanno sparato su una folla di varie migliaia di persone. A Danzica vi sono varie centinaia di feriti. La situazione nella Slesia (la patria dell'ex primo segretario Gierek, ora agli arresti insieme con molti altri vecchi dirigenti del partito) è esplosiva. La produzione di carbone non supera il venti per cento: i minatori attuano una sorta di sciopero bianco e molte miniere sono praticamente ferme. Gli arrestati sono stati avviati in centri di raccolta militari, soprattutto a Kolobrzeg e a Wegrowo. A Kolobrzeg, secondo quanto risulta alla nostra fonte, si trovano Tadeusz Mazowiecki, uno dei maggiori consiglieri di Lech Walesa, e tutti gli intellettuali ed esperti di Solidarnosc. Non si hanno invece notizie precise su dove si trovi il «leader» del movimento sindacale. Secondo la stessa fonte, i militanti sindacali sono stati internati in perimetri militari della Pomerania. Impossibile quantificare anche con sufficiente approssimazione il numero degli arrestati: si può soltanto parlare di varie decine di migliaia. Prima che il contatto si interrompesse, la nostra fonte è riuscita a ripetere ancora che il controllo sovietico sulla Polonia è totale: non è un'autoinvasione, ha detto, ma una vera e propria invasione per procura, eseguita dai polac chi, ma diretta completamente dai sovietici, p. g,

Persone citate: Dabrowski, Gierek, Glemp, Jaruzelski, Lech Walesa, Tadeusz Mazowiecki

Luoghi citati: Danzica, Katowice, Kolobrzeg, Mosca, Polonia, Roma, Slesia