Greggio, import Usa ridotto a un terzo

Greggio, import Usa ridotto a un terzo Reagan abolirà il ministero energia Greggio, import Usa ridotto a un terzo NEW YORK — Il presidente Reagan proporrà al Congresso l'abolizione del ministero dell'Energia e il trasferimento delle sue competenze al ministero del Commercio. Lo ha annunciato ieri il portavoce della Casa Bianca, Speakes, spiegando che il presidente ridurrà in tal modo il deficit del bilancio statale. Il ministero dell'Energia era stato creato quattro anni fa dal presidente Carter, che lo aveva affidato all'ex ministro della Difesa, Schlesinger. Reagan ha preso la decisione non solo a fini di risparmio, ma anche per motivi ideologici: egli ritiene che i prezzi e la quantità di energia in America debbano essere liberamente regolati dal mercato. Carter aveva concepito il ministero come uno strumento per la limitazione delle importazioni di petrolio dai Paesi arabi e per lo sviluppo di fonti energetiche alternative. Al tempo stesso aveva liberalizzato i prezzi del greggio di produzione Usa, tenuti prima artificiosamente bassi, per facilitarne lo sviluppo. Reagan ha accelerato questo processo di liberalizzazione e ha incominciato ad applicarlo anche al metano. Grazie all'abbondanza di petrolio nel mondo, nel frattempo è stata superata la crisi internazionale. Oggi la superpotenza importa un terzo del greggio di tre anni fa. Il miglioramento della situazione energetica americana è una delle ragioni, dopo la crescita dei tassi d'interesse nell'anno in corso, della solidità del dollaro. Questa solidità non è stata intaccata neppure dalla crisi polacca né da quella del Golan, sebbene la Riserva federale non escluda ripercussioni nel caso che esse si aggravino. Fanno molto più paura al dollaro la recessione negli Stati Uniti e il deficit pubblico, come il presidente Reagan ha perfettamente capito. L'annuncio della volontà di abolire il ministero non ha danneggiato né la moneta statunitense, né Wall Street, dove anzi le compagnie petrolifere hanno accennato a riprendersi. E' causa di preoccupazione per le autorità economiche e monetarie di Washington anche la tensione creatasi con l'Europa in alcuni settori industriali, soprattutto in quello degli acciai, e nel settore agricolo. Il sottosegretario di Stato Hormats ha pronunciato ieri un duro discorso in cui ha accusato la Comunità economica europea di ricorrere a forme illecite di sussidi per le esportazioni e di difendere i propri mercati col più smaccato protezionismo. Egli ha additato il pericolo di una guerra commerciale, dicendo che si ritorcerebbe ai danni dell'intero Occidente. e. c.

Persone citate: Golan, Hormats, Reagan, Schlesinger

Luoghi citati: America, Europa, New York, Stati Uniti, Usa, Washington