Il Regio e i suoi cimeli

Il Regio e i suoi cimeli IL FATTO: mostra documentaria fino al 23 dicembre Il Regio e i suoi cimeli Dall'Archivio storico del Teatro Regio sono venuti fuori pezzi rari e curiosi. Nel foyer del Piccolo Regio è stata allestita da Piero Robbà una Mostra documentaria che resterà aperta fino al 23. Manoscritti e stampe, fotografie, autografi, locandine, costumi teatrali che molti torinesi certo non hanno mai visto. Una serie di volumi del 1761 presenta i progetti del conte Benedetto Alfieri per quello che da oltre vent'anni era il •Nuovo Regio Teatro» (le lastre in rame delle incisioni sono a Palazzo Madama). Il ma¬ teriale relativo a fatti e personaggi legati in seguito al teatro è stato amorosamente e faticosamente messo insieme da Guglie,lmo Berutto, attraverso decenni di continue e disinteressate ricerche. Troviamo in una vetrina una foto della «Orchestra municipale del Teatro Regio» voluta dopo la prima guerra mondiale da Toscanini, che nel 1924 suggerì alcune modifiche per la.fossa orchestrale del teatro, ampliata secondo criteri wagneriani. Di Toscanini ancor giovane c'è la'bacchetta che usò per II crepu- scolo degli dei al Regio il 22 dicembre 1895. Tra la fine dell' '800 e l'inizio del '900 a Torino funzionavano 27 teatri lirici, di prosa e varietà: una sera vi furono contemporaneamente quattro «prime» del Trovatore. Oltre che del Regio, sono quindi esposti anche cimeli di altri locali. Molti autografi e foto di Massenet, Debussy, Strauss, Giordano, Mascagni, Puccini, Sinlgaglla, Bruno Walter, De Sabata, Guarnierl eGul. I cantanti: Tancredi Pasero, Lauri Volpi, Merli, Pertile, Reali e De Muro Lomanto, Rosetta Pampanlnl, Maria Caniglia, Claudia Muzio e Giannina Arangl Lombardi. Del torinese Tamagno vediamo 11 costume di scena per la «prima» dell'Otero alla Scala nel 1887, insieme allo spartito con dedica di Verdi «A Tamagno il terribile e commovente Otello». Tra gli epistolari, interessanti le lettere di Respighi'nel 1911 all'amica Chiarina Fino Savio, cantante di musica da camera; II materiale si estende al l'attività nella sede attuale, a cominciare dallo spartito dei Vespri siciliani con le annotazioni di Vittorio Qui (che dovette poi rinunciare alla direzione) e dall'autografo di Maria Callas, regista dello spettacolo la sera del 10 aprile 1973 b.alt

Luoghi citati: Torino