L'Urss afferma che Begin ha avuto l'avallo americano

L'Urss afferma che Begin ha avuto l'avallo americano Nessun accenno alla concomitanza con la crisi polacca L'Urss afferma che Begin ha avuto l'avallo americano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — La dura condanna sovietica all'annessione delle alture del Golan da parte di Israele tace le accuse rivolte a Begin. nella Keneseth. di voler sfruttare lo smarrimento internazionale per l'acuirsi della crisi polacca. Mosca, su queste cose, è molto attenta: non potrà mai consentire, con dichiarazioni di quel tenore, che le vicende di Varsavia possano assumere implicitamente risvolti internazionali. La risposta del Cremlino alla mossa di Tel Aviv (l'Urss non riconosce Gerusalemme come capitale d'Israele) si snoda quindi su temi già consueti nella sua dialettica relativa al problema mediorientale. La decisione di Begin. ha affermato ieri sera l'agenzia ufficiale Tass nel primo commento di Mosca, «é un'insolente sfida all'opinione pubblica mondiale». E anche su Washington, da sempre dipinta qui come garante delle «malefatte» d'Israele, cade la responsabilità per le «pericolose conseguenze di quelle azioni sconsiderate e criminali». L'indignazione del Cremlino era scontata. Da lunedì sera la Tass, seguita da radio, televisione, giornali, aveva poco per volta «preparato» il commento ufficiale, con una serie di dispacci cronistici da varie capitali. Prima aveva accreditato la denuncia ^«aggressione sionista» pronunciata dal primo ministro libanese Wazzan. poi aveva dato ampio spazio all'iniziativa siriana presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, infine aveva pubblicato per esteso l'atto d'accusa di Damasco. «E' una brutale violazione — afferma ancora la Tass — delle più elementari norme del diritto internazionale». Si tratta di «un 'ulteriore espressione della politica di aggressione e di espansionismo territoriale che Israele persegue ormai da anni». Ma soprattutto la «voce» del Cremlino vede le radici di questa decisione israeliana nel solco inquinato dagli accordi di Camp David. La politica delle intese separate, dice Mosca, «non solo non contribuisce alla causa della pace nel Medio Oriente, ma addirittura la ostacola». Riflettendo analoghi sentimenti, ieri sera le Izvestija. organo del governo, hanno affermato che «la situazione in Medio Oriente si è nuovamente aggravata», e ne hanno esplicitamente attribuita la responsabilità «a Tel Aviv e Washington». Osservano anzi, nel breve commento, quanto sia inaccettabile l'affermazione di Begin secondo la quale Washington non era stata informata in anticipo. L'irritazione americana è, per Mosca, nulla più che un espediente per salvare le apparenze. «E' ovvio — afferma a questo proposito la Tass — che Israele non potrebbe perseguire la sua politica d'aggressione senza un ampio e costante appoggio da parte degustati Uniti». f. gal.

Persone citate: Begin, Golan, Wazzan