C'è anche chi difende Moricca «E' grande, gli devo la vita»

C'è anche chi difende Moricca «E' grande, gli devo la vita» Dopo le terribili accuse delle udienze precedenti C'è anche chi difende Moricca «E' grande, gli devo la vita» □ALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — «Il prof. Moricca? Cosa volete che vi dica, per me è grande: mi ha salvato la inta. se oggi sono qui a raccontare la mia storia e posso ancora abbracciare i miei figli lo dei'o esclusivamente a lui-. Nell'aula del tribunale di Roma, dove è in corso il processo per i «letti d'oro- del «Regina Elena-, di espressioni come queste, ieri, se ne sono udite parecchie: per il primario del reparto di terapia del dolore, hanno avuto l'effetto di una boccata d'ossigeno, dopo le terribili accuse L'ultima serie di testimoni della difesa, ascoltati ieri dai giudici, ha offerto qualche puntello al precario sistema difensivo del primario, accusato di concussione, assieme ai suoi principali collaboratori. Qualcuno, però, ha malignamente fatto notare come gran parte delle sperticate dichiarazioni di stima provenisse da cittadini di Cinquefrondi. il paese della Calabria dove è nato Moricca. oppure si riferisse ad episodi avvenuti 13 o 14 anni fa. quando il professore non era ancora un luminare nella cura del dolore e la sua clinica privata. « Valle Giulia-, era stata da poco aperta. Oltre alle deposizioni dei testi a discarico, l'udienza di ieri, torse l'ultima dell'istruttoria dibattimentale, è stata caratterizzata da alcuni confronti, ritenuti necessari dal presidente Volpari per chiarire il mistero dei.10 letti in sovrannumero tolti in tutta fretta dal reparto all'indomani dell'arresto di Moricca. Per l'accusa, quei letti erano «riservati» ai clienti personali di Moricca. Il primario cioè li concedeva a quei pazienti che. prima, avevano pagato centinaia di migliaia di lire per visite e «blocchi di prova- nella clinica «Valle Giulia-. Della circostanza, secondo il pubblico ministero Armati, era al corrente anche il direttore sanitario, il prof. Antonio Caputo, a sua volta accusato di omissione di atti d'ufficio. Neppure i confronti disposti dal tribunale, però, hanno permesso di chiarire da chi fosse partito l'ordine di fare sparire quei letti in sovrannu mero. Il dott. Gianni Carne vale, capo della Squadra Mo bile, ha ribadito che fu suor Agnesita. la caposala imputa ta a piede libero, a rivelargli pochi giorni fa la circostanza Molto evasiva la donna é apparsa in aula, tentando di ridimensionare il fatto con spiegazioni ingarbugliate e poco attendibili. E' stata chiamata allora a deporre la dottoressa Mirella Cau. assistente di Moricca nel reparto. La teste ha rivelato che pochi giorni dopo l'arresto del primario, lei ed un altro medico furono convocati dal vice direttore sanitario del «Regina Elena» Fernando Frezza, il quale avrebbe ordinato la riduzione dei posti-letto da 40 a 30.

Luoghi citati: Calabria, Cinquefrondi, Roma