Dal romanzo: patto col diavolo

Dal romanzo: patto col diavolo Dal romanzo: patto col diavolo Per cortese concessione della Emme Edizioni, editore italiano di Mephisto. storia d'una carriera di Klaus Mann, nella traduzione di Anna Zanco-Prestel pubblichiamo un brano del romanzo: il primo incontro dell'attore protagonista, in un palco di teatro, con un potente capo nazista che somiglia a Goering. La conversazione che il Grande intratteneva con il Commediante si animò quasi in un crescendo. Il Presidente dei Ministri si divertiva: su questo non ci potevano essere dubbi. Quali aneddoti meravigliosi sapeva raccontare Hòfgen per trasmettere tanto buonumore al Comandante dell'Aviazione? Il pubblico in platea si sforzava di cogliere le parole che le labbra tinte di rosso e artificialmente allungate di Hendrik andavano proferendo. Ma Mephisto parlava a bassa voce e solo il Potente riusciva a percepire ì suoi lassi raffinati. Con un gesto elegante Hòfgen allargò le braccia sotto la mantellina e sì ebbe quasi l'impressione che due ali nere gli spuntassero dal corpo. Il Potente gli diede un colpetto sulla spalla. Quel gesto non sfuggì a nessuno dei presenti in sala e il brusio deferente crebbe a dismisura, ma, come la musica del circo prima dei numeri più pe¬ ricolosi, si smorzo tuttavia di fronte a un nuovo e più sensazionale evento. Il Presidente dei Ministri si era levato in piedi, e, in tutta la sua statura e sfavillante corpulema, tendeva la mano al Commediante. Si congratulava forse con lui per la brillante interpretazione? A qualcuno sembrò che il Potente volesse stringere un patto con il Commediante. In platea il pubblico spalancò occhi e bocche, divorando con lo sguardo i gesti dei personaggi lassù nel palco, come se si trattasse di un dramma di eccezionale portata, di una pantomima fantastica dal titolo: «L'Attore seduce il Potere». Mai prima d'allora Hendrik era divenuto oggetto d'una invidia così intensa. Poteva forse uno di quei curiosi immaginare cosa si agitasse veramente nel petto di Hendrik mentre si sprofondava in un inchino sulla mano grassoccia e pelosa del Potente? Fremeva soltanto di felicità e d'orgoglio? O provava, con suo stesso stupore, anche un altro sentimento? E quale? Era forse timore? Era quasi disgusto... «Ora mi sono macchiato», questa era la sgomenta sensazione di Hendrik. «Ora ho una macchia sulla mano, che mai riuscirò a cancellare... Ora mi sono venduto... Ora ho una macchia su di me!». Klaus Mann

Persone citate: Anna Zanco-prestel, Goering, Klaus Mann