Vestirsi in periferia? E' un'idea Prezzi accessibili, qualità buona

Vestirsi in periferia? E' un'idea Prezzi accessibili, qualità buona Contìnua il viaggio nei negozi di Natale a caccia di idee utili Vestirsi in periferia? E' un'idea Prezzi accessibili, qualità buona Molti consumatori hanno scoperto che non esiste solo il centro (che, comunque, resta la meta preferita) - Listino fisso nei grandi magazzini - Sorprese nelle vecchie botteghe Quando scatta la «questione di gusto», ogni scelta diventa difficile. Preferire un abito a un altro, è un fatto più che mai personale. Tutto dipende dall'immagine che ognuno ha di sé o da quella che vuole offrire. Perciò il dono-abbigliamento è in prevalenza riservato alla famiglia e a Natale; quando (anche grazie alla tredicesima) molti decidono di arricchire il guardaroba, unendo l'utile al dilettevole. Mettere a confronto i prezzi in questo settore è come voler dipanare una matassa aggrovigliata. L'ha tentato l'Iscom (Istituto di ricerca per il commercio) con una serie di rilevazioni recentissime nei negozi e nei grandi magazzini del centro e della periferia. Con la premessa che -i prodotti esaminati appartengono ai più diversi livelli qualitativi», nei quali si rispecchiano anche i prezzi minimi e massimi per ogni «voce», e con la precisazione che «sono stati esclusi dall'indagine tutti quelli con particolari caratteristiche, dalle grandi firme alle occasioni speciali, che ne alterano il valore in commercio», l'Iscom offre, nella tabella che pubblichiamo, un panorama tra i più vari, dove un paio di pantaloni può costare poco (circa 20-30 mila lire) oppure troppo (da 90 a oltre 100 mila) cambiando qualità di stoffa, modello e anche punto di vendita. Non conforta l'osservazione dell'Iscom sugli orientamenti del consumatore: «£' informato sulla moda, ma del tutto disinformato riguardo le diverse tipologie di tessuto, e la durata più o meno lunga del prodotto-, insomma sulla reale qualità in rapporto al prezzo richiesto. Chi ha già deciso che l'abbigliamento sarà il regalo natalizio per la famiglia, dove si recherà a fare l'acquisto? Anche per i capi di uso corrente, e non soltanto per i modelli importanti, il centro città resta la meta indiscussa della maggioranza dei consumatori. Precisa l'Iscom: -Effettivamente nel centro città si può trovare un più ricco assortimento», sottolineando: -Ma anche una vasta gamma di prezzi*. A guardare le indicazioni in tabella balza all'occhio che nei negozi tradizionali in periferia si spende meno. Non è affatto vero che la qualità non sia di buon livello: esistono boutiques, punti specializzati, piccole ma fornitissime botteghe dove si trovano camicette di seta (tra le 50 e le 130 mila), cappotti di buon taglio e modelli alla moda (fino a oltre mezzo milione). Conclusione? Forse, un giretto nei quartieri di periferia potrebbe essere proficuo: a lungo andare anche le tradizioni e le abitudini hanno bisogno di rinnovarsi. Il maggior risparmio è offerto, senza alcun dubbio, dai grandi magazzini. Con un vantaggio in più: non occorre fare scelte tra centro e periferia; per l'abbigliamento i prezzi di listino sono fissi e ovunque eguali. Per questo i grandi magazzini sono preferiti nei rifornimenti «spiccioli», dalle maglie ai pigiami, specie per i bambini. Peccato che l'assortimento di merce e qualità sia ancora insufficiente per soddisfare quel personalissimo piacere che è la moda. Simonetta Conti Listini medi per l'abbigliamento rilevati dall'Iscom Grandi magazzini Negozi tradizionali Centro Periferia minimi massimi minimi massimi minimi massimi GUANTI Bambino: lana 2.800 5.500 3.500 11.000 3.250 8.300 Donna: lana 5.500 11.000 11.500 22.000 8.600 15.700 lanaepelle 10.000 11.900 18.600 36.500 — — pelle — — 45.200 67.500 25.000 67.000 LJomo: lanaepelle 10.000 11.900 21.400 36.500 iana4000 11.000 pelle — — 31.000 150.000 "m?^ 41.000 SCIARPE Bambino: lana 5.800 9.300 6.800 16.200 9.900 23.900 Donna: lana 4.500 11.900 11.500 22.000 11.000 21.000 cachcmire — — 55.000 130.000 — — Homo: lana 6.000 12.000 16.000 28.000 11.000 25.000 cachemire — — 55.000 130.000 — — GIACCHE Bambino: stoffedilana 13.800 36.000 22.000 44.000 39.900 152.000 velluto 11.500 25.000 36.000 74.000 — — imbottita — — 49.000 89.500 25.900 63.000 montone — — 198.000 460.000 — — Donna: stoffedilana — — 60.000 320.000 61.000 187.500 velluto — — 31.900 157.000 — — imbottita 42.900 62.900 50.000 220.000 39.000 100.000 montone — — 470.000 1.200.000 — — Uomo: stoffedilana — — 255.000 310.000 73.000 300.000 imbottita 45.000 63.000 44.500 101.500 39.500 95.000 montone — — 475.000 1.265.000 — — PANTALONI Donna: velluto 16.200 25.000 28.900 94.000 25.000 31.000 lana 19.800 38.600 38.500 105.000 39.000 119.000 fustagno — — 14.800 35.000 — — Uomo: velluto 16.200 25.000 21.500 47.000 21.000 29.900 lana 18.700 36.000 29.500 88.000 30.000 52.800 fustagno — — 12.600 34.500 21.000 29.900 GONNE velluto — — 26.500 63.800 20.000 52.000 lana 11.700 26.900 39.500 107.500 29.000 87.000 qonna-pantalone 23.900 36.400 94.000 — — CAMICIE Donna: cotone 27.900 29.900 21.500 105.000 18.000 37.000 mistoseta 30.000 39.900 39.900 60.900 lana 17900 44.900 seta — — 54.500 165.000 51.900 130.000 Uomo: cotone 18.700 28.000 18.500 85.000 21.500 48.000 lana — — 18.500 28.900 13.000 38.000 seta — — 89.500 145.000 — — CAPPOTTI LANA Bambino — — 88.000 107.900 56.000 111.000 Donna — — 88.500 890.000 88.500 560.000 Uomo — — 85.000 780.000 88.000 139.000

Persone citate: Lana Bambino, Pantaloni Donna, Simonetta Conti