Elezioni a scuola senza entusiasmo gli studenti preferiscono i comitati di Marco Tosatti
Elezioni a scuola senza entusiasmo gli studenti preferiscono i comitati Si rinnovano gli organismi collegiali: la riforma arriverà in primavera? Elezioni a scuola senza entusiasmo gli studenti preferiscono i comitati ROMA — Urne aperte nelle scuole, oggi e domani, ma le astensioni più pesanti ci saranno proprio fra i maggiori interessati, gli studenti. Solo i «crociati» di Comunione e Liberazione hanno presentato quasi ovunque propri candidali. I socialisti (come i liberali) promuovono liste in alcune scuole, ma non in forma generalizzata. Per la «non partecipazione» invece si schierano i giovani comunisti, repubblicani, pduppini. demoproletari e radicali. Queste formazioni hanno organizzato (già dalla scorsa tornata) e rafforzato, gli organismi «paralleli»: i comitati studenteschi, costituiti da due rappresentanti per classe. L'esperienza, nata a Torino in alcuni licei, si è poi propagala a Milano e a Roma. E ieri la Fgci (l'associazione dei giovani comunisli) ha reso noto che le elezioni dei comitali studenteschi, indette autonomamente, hanno avuto .un grande successo»: in circa 1600 isliluti superiori (la metà del lotale) sono stati eletti in questi giorni i comitali: nelle altre scuole si volerà nelle prossime settimane. Un recente referendum, promosso da studenti torinesi sulla credibilità degli organi collegiali ha visto la «sfiducia» toccare livelli altissimi. Quasi il 90''; degli interpellati hanno detto verità amare sugli organi di partecipazione democratica. E le critiche che partono dalle aule vengono condivise da lutti: anche e specialmente da chi invece chiede e invita genitori e lavoratori della scuola a volare. Il minislro della Pubblica Istruzione. Bodrato. vede in queslo appuntamento la possibilità, per la scuola, di tornare fra i problemi «politici» di primo piano, dopo un'assenza di anni. E trova concorde, almeno in parte. Giovanni Berlinguer, che sull'Unità di oggi parla di disinteresse dei parliti e dell'opinione pubblica ai problemi dell'istruzione. «L'attenzione del governo, e in qualche misura anche la pressione dell'opposizione, si è allentata». Berlinguer sostiene che la scuola deve crescere in valore culturale: »£' ora il momento di porre mano alla qualificazione, sfruttando l'esuberanza numerica di docenti che già si va delineando, a causa del decremento demografico». «£" importante che tutti votino. L'invilo del pei. come d'altronde degli altri partili, è di partecipare. Nonostante le carenze, le delusioni e le amarezze subite da chi ha vissuto questi primi anni di «parlamentini». E sulla stessa linea si schierano i sindacati, sia autonomi che confederali. La Cgil si presenta con proprie liste, o con liste unitarie, in tut- to il territorio. Il Sinascel-Cisl ha presentato in istituii di ogni livello circa mille candidati propri La Uil partecipa alle liste e consiglia di votare, cosi come fa lo Snals (sindacato autonomo della scuola). Per i primi mesi dell'82 c'è la probabilità che la riforma lilialmente venga approvata dal Parlamento. E' utile fornire qualche elemento pratico di guida al voto di oggi e domani. Le elezioni riguardano il rinnovo di tutti gli organismi scolastici: dai consigli di classe, interclasse e istituto (nelle medie inferiori e superiori) ai consigli di circolo (elementari) fino ai consigli territoriali, del distretto e della provincia. Le urne resteranno aperte dalle 8 alle 20 di oggi, e dalle 8 alle 12 di domani. Domattina si larà regolarmente lezione nello scuole, tranne che nelle aule adibite a seggio elettorale. Gli studenti delle secondarie superiori che desiderino votare domani mattina potranno assentarsi a turno dalla classe. Gli insegnanti impegnati come scrutatori potranno essere sostituiti da supplenti. Marco Tosatti
Persone citate: Berlinguer, Bodrato, Giovanni Berlinguer
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