Insulti e tafferugli alla Regione Lazio Santarelli: «E' una provocazione pci»

Insulti e tafferugli alla Regione Lazio Santarelli: «E' una provocazione pci» I dipendenti delle cliniche, senza stipendio, contestano il presidente (psi) Insulti e tafferugli alla Regione Lazio Santarelli: «E' una provocazione pci» ROMA — Il presidente della Regione Lazio, il socialista Giulio Santarelli, ha evitato di essere aggredito da un sindacalista solo grazie all'intervento dell'agente di scorta. L'episodio è accaduto ieri mattina nella sede del Consiglio regionale in via della Pisana, ed ha assunto subito rilievi politici. Santarelli ha detto di voler inoltrare subite rimostranze ai segretari regionali e nazionali di Cgil-Cisl-Uil. chiedendo un incontro con Lama. il sindacalista «contestatore», con altri esponenti della federazione, guidava i lavoratori delle cliniche convenzionate regionali, i quali erano riuniti in assemblea per protestare perché da alcuni mesi non ricevono lo stipendio. Invitato, Santarelli si è recato nel salone delle adunanze ed ha spiegato ai lavoratori, in un acceso clima di contrasti. che la Regione aveva fatto la sua parte e che giovedì aveva avuto assicurazione dalla Ragioneria generale dello Stato che 192 miliardi di lire, di cui 88 per la Usi. potranno essere disponibili nei prossimi giorni. Santarelli ha accennato anche alle responsabilità del Comune e delle Usi. A questo punto -un sindacalista comunista — ha detto lo stesso Santarelli — ha cominciato ad inveire, usando termini aggressivi e tentando anche di raggiungermi. Sono uscito illeso, grazie alla mia scorta ». La degenerazione della protesta è stata — secondo Santarelli — -una provocazione montata dal pei, che, da quando non gestisce più la sanità regionale come faceva nella passata giunta di sinistra, sta facendo montare un clima di intolleranza e prevaricazione verso la giunta ed il suo presi dente, additandoli come responsabili del dissesto della sanità-. Bruno Landi, capogruppo regionale del psi. ha parlato di -atteggiamento inqualificabile di esponenti sindacali e di rappresentanti dì lavoratori, non degno della tradizione del sindacato, tanto più ingiustificato perché assunto nel momento in cui la giunta rispondeva positivamente alle richieste dei lavoratori-. Il gruppo del psi ha espresso solidarietà al presidente della giunta e si è riservato di avviare sull'episodio -un chiarimento politico con i rappresentanti regionali del sindacato-. -I gravi problemi della sanità e delle responsabilità conseguenti — ha concluso Landi — devono essere affrontati secondo una prospettiva politicamente corretta-. Le dichiarazioni di Santa¬ relli sono state definite un «atto molto grave» dal capogruppo del pei, Mario Quattrucci. -Accusare il pei di avere montato una provocazione nei suoi confronti e passare dallo scontro politico allo scontro fisico — ha detto Quattrucci — significa coglie re l'occasione per fare un altro passo verso la divisione a sini stra-. Ieri sera Santarelli ha reso noto il testo della lettera con la quale chiede un incontro a Lama. Camiti e Benvenuto sulla situazione sanitaria romana. -La vostra sistematica condanna di ogni manifestazione di violenza — afferma Santarelli nella lettera ai tre segretari confederali — mi induce a sottolineare la comune necessità di rafforzare l'impegno che legittime rivendicazioni dei lavoratori non degenerino in fenomeni rissosi- '

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