Adesso Giusi Leone preferisce il footing

Adesso Giusi Leone preferisce il footing Adesso Giusi Leone preferisce il footing C'è ancora chi la ferma per strada, a chiederle come va. «Gente anziana, si capisce, mica posso pretendere che t giovani si ricordino di me»: parla cosi Giuseppina anzi Giusi Leone, torinésisslma. medaglia di bronzo a Roma 1960, sui 100 metri, dietro alla britannica Hyman ma soprattutto dietro a Wilma Rudoplh, medaglia d'oro, la belllsima americana negra, quella che si prese quasi tutti 1 titoli di giornale. Giusi Leone è stata una grande atleta, probabilmente la più grande d'Italia primadell'avvento di Sara Simeoni. Ha sposato un ex atleta, Paoletti, uno dei 400 metri. Non hanno figli. Lei lavora, tempo pienissimo, nei centri di attività sociali della Fiat. Non fa la vecchia gloria, neppure per qualche serata spicciola di ricordi e premi. .Corro ancora un poco, per conto mio, del footing. Ho provato qualche tempo fa a tornare in pista, qualcuno mi aveva fatto pensare alle gare per veterani, le gambe giravano benino, ma non ho insistito. Però in campo ogni tanto ci vado, cosi, per me». Ha quarantasei anni, il fisico è a posto, sembra quello di una volta. 'Faccio anche dello sci, proprio da brava torinese che usa le montagne vicine.». Ai suol tempi vinceva proprio tutto: dal 1952 al 1900 sempre i titoli italiani dei 100 e del 200, più qualche staffetta. Ha lasciato senza rumori, con serenità: «Due solt rimpianti, e nessuno dei due riguarda i soldi che adesso lo sport dà. Il primo è quello di avere viaggiato poco, allora non si facevano troppe trasferte. Il secondo è quello di non avere approfittato delle tecnologie determinanti, come il tartan.». g. p. q.

Persone citate: Giusi Leone, Paoletti, Sara Simeoni, Wilma Rudoplh

Luoghi citati: Italia, Roma