Il romantico veliero «Hit Parade» trasportava 800 milioni di hashish

Il romantico veliero «Hit Parade» trasportava 800 milioni di hashish Smascherato dai carabinieri e dalla Finanza francese a Port Camargue Il romantico veliero «Hit Parade» trasportava 800 milioni di hashish Batteva bandiera inglese, proveniva dal Marocco, era proprietà di un ex musicista italiano e riforniva di droga Torino, altre città del Nord e l'intera Sardegna - Nove arresti Hashish per ottocento milioni è stato sequestrato a bordo di un veliero alla fonda a Port Camargue in Francia con una operazione congiunta dei carabinieri del Nucleo Operativo di Torino e della guardia di Finanza francese di Montpellier. E' stato cosi stroncato un traffico che durava da quattro anni e che riforniva di droga, oltre a Torino ed altre città del Nord Italia, anche l'intera Sardegna. Il meccanismo era semplice. Hit Parade, un veliero da 15 metri salpava ogni 15 giorni da Ketama, in Marocco, con un carico di hashish variante fra i 150 ed i 600 chili di droga. L'imbarcazione battente bandiera inglese ed appartenente a Mario Bosio, 27 anni, ex musicista nel complesso di Patrick Samson, si dirigeva verso la Spagna dove faceva uno scalo tecnico a Port José Bauns per poi proseguire verso la Francia. A Port Camargue avveniva il trasbordo dell'hashish: rimossi i doppi fondi dell'im- barcazione, il carico veniva caricato su due camper di fabbricazione americana ma con targa italiana, appartenenti allo stesso Bosio. I mezzi attraversavano la frontiera a Ventimiglia con a bordo sempre una giovane coppia, al fine di non destare sospetti. Giunti in Italia i mezzi si dirigevano verso i luoghi dove maggiore era la richiesta: uno raggiungeva quasi sempre Torino, l'altro puntava verso altre città del Nord (forse Milano e Bologna) o era imbarcato a Genova per raggiungere la Sardegna. Al capolinea veniva rimossa la cabina e dagli interstizi sul pianale di carico erano recuperati i panetti di hashish. Le indagini dei carabinieri al comando del colonello Lie to hanno preso il via da una intuizione del maresciallo Nanni, che comanda la spe ciale sezione (a Torino non esiste, e chissà perché?, una vera e propria squadra antidroga come in altre città) impegnata nella lotta agli stupefacenti: dopo aver recuperato a Riva di Chieri 1250 chili di hashish si è cercato di stabilirne la provenienza. Si è cosi prima risaliti ad un camper dotato di doppifondi e poi. piano piano, attraverso lunghi appostamenti è venuto a galla il traffico. In stretta collaborazione con la polizia francese otto giorni fa è stata programmata la perquisizione dello Hit Parade che aveva da poco attraccato a Port Camargue: i finanzieri d'Oltralpe hanno cosi recuperato 133 chilogrammi di droga, parte ancora a bordo e parte già caricata su due camper in procinto di partire per l'Italia. Nel corso di questa operazione sono stati arrestati sette torinesi: Piero Di Monte: 20 anni, via Monginevro 61 con la moglie Carmen Saint Marie Kaiser. 20 anni, originaria di Santiago del Cile; Paolo Spallitta, 25 anni, via Monginevro 21; An nunziata Corvo, 27 anni, resi dente a Cagliari ma domici Hata a Grugliasco, con il ma rito Luigi Taurisano. 28 anni, di Grugliasco; Maria Cecilia Camedda, 27 anni, via Tunisi 1, la ragazza di Mario Bosio che, in un primo momento anch'esso arrestato, è poi riu scito a fuggire saltando da una finestra del secondo pia S no della gendarmeria di Montpellier. Ma i giorni di libertà per il Bosio sono stati solo sette: al suo soccorso è partito per la Francia Candido Polimeni. 31 anni, corso Trapani 70/3 che, senza accorgersi di essere tenuto d'occhio dal maresciallo Cozza, ha portato all'amico una carta d'identità falsa intestata ad un certo Fausto Bacozzi. I due sono rientrati a Torino dove hanno trovato ad attenderli i carabinieri e sono stati anch'essi arrestati. La banda realizzava profitti altissimi: il quantitativo di hashish sequestrato era stato pagato in Marocco circa 30 milioni, sarebbe stato rivenduto a piccoli e medi spacciatori per almeno mezzo miliardo e commercializzato al minuto per complessivi 800 milioni. Ma l'operazione sembra ancora lontana dalla conclusione: il giudice istruttore dott. Saluzzo prosegue in questi giorni gli interrogatori. L'obiettivo è quello di distruggere tutta la rete capillare di vendita al dettaglio affinché qualche altra grossa organizzazione, richiamata su Torino dalla scomparsa della banda del Bosio, non possa prenderne rapidamente il posto. Monte dei Paschi di Siena — Ha indetto un concorso per assumere nelle sue agenzie del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto. Liguria) 150 impiegati. .Ma — sostengono le organizzazioni sindacali — l'istituto bancario ha dato una scarsa pubblicazione al bando, che si è aperto il primo dicembre e si chiuderà a Arpdpcfine mese- S Marìo Bosio, Candido Polimeni, Luigi Taurisano, Marie Kaiser