Banche in Italia, 11 mila sportelli Nord favorito, Calabria cenerentola

Banche in Italia, 11 mila sportelli Nord favorito, Calabria cenerentola Da un'indagine del San Paolo emerge un forte squilibrio Banche in Italia, 11 mila sportelli Nord favorito, Calabria cenerentola TORINO — In Italia poco più di mille aziende di credito, di cui 390 circa (usiamo l'approssimazione poiché ci basiamo su dati Banca d'Italia del 79) sono banche e Casse di Risparmio, mentre le restanti sono casse rurali e artigiane e venti filiali di banche estere. Come sono dislocati gli sportelli nel nostro Paese? In modo non del tutto omogeneo, come ha ricordato anche il Governatore della Banca d'Italia: la massima concentrazione è nel Nord, si ha una situazione «a macchie di leopardo» nel Centro, mentre nel Sud. ad eccezione della Sicilia, si assiste ad un'accentuata «povertà bancaria». Secondo i dati forniti da uno studio del San Paolo («Struttura del sistema bancario italiano»), delle 390 aziende di credito il 16% ha sede legale in Lombardia, il 10% in Emilia e Sicilia, dal 6 all'8% in Puglia, Piemonte, Veneto, Lazio e Campania. C'è un particolare importante attinente alla dimensione: il triangolo industriale (Piemonte-Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia) raccoglie lo stesso numero di banche classificate come «grandi» e «maggiori» di tutto il resto del Paese. La situazione muta leggermente per il numero degli sportelli: su un totale di 11.117 sportelli (tra banche e «Casse») quattro regioni (Lombardia, Emilia, Piemonte e Sicilia) ne hanno più di mille ciascuna. In altre parole, in queste zone si trova quasi il 48% del totale. Completando l'analisi degli aspetti territoriali del sistema bancario si rileva che solo il 4.6% delle aziende di credito ordinario ha competenza sull'intero Paese, il 6,8% pluriregionale. il 15% regionale e il restante 72,9% provinciale o comunale. Ci sono altri parametri per fotografare il sistema-banche in Italia. C'è il numero medio di sportelli, dato dal rapporto tra gli sportelli esistenti nella provincia e il numero di banche che li detengono (si evidenzia cosi la maggior o minor concentrazione delle strutture operative fisse). C'è l'indice di concorrenzialità, che consente di rilevare il grado di penetrazione, nelle singole province, della concorrenza «esterna», rappresentata cioè dalle aziende di credito senza punti operativi stabili. Infine c'è l'indice di bancarizzazione, in base al quale si pone a confronto il niimpro dì har»r-bo nVio nffi-r\- no servizi nella provincia con il dato nazionale; in questo modo si evidenzia come su di una certa zona «insista» un numero più o meno elevato di banche rispetto alla media. Tenendo conto di questi parametri si nota come la zona di massima concentrazione nella detenzione degli sportelli sia situata nel Nord: il massimo è dodici sportelli per provincia in media per banca in Piemonte e Lombardia. Tuttavia nel centro Italia non mancano livelli elevati: 11 sportelli nel Lazio. 10 nelle Marche. Decisamente più elevata anche nel Nord è la concorrenzialità. Ma il record assoluto spetta al Molise, che è però un caso del tutto isolato nel Centro-Sud. Per quanto riguarda la «bancarizzazione», si nota dallo studio del San Paolo che scendendo dal Nord al Sud diminuisce il grado di penetra- n o di n di aa e ril er a a. n 11 e a roeel a a e ia- i a liil le è e o %. di e e. zione territoriale delle banche. Se si tiene conto soltanto del numero delle aziende di credito, le regioni più servite sono la Lombardia (indice dell'i.56), seguita a ruota dal Veneto (1,27), mentre il minimo è registrato in Sardegna che ha una situazione media inferiore alla metà del dato nazionale, tallonata dalla Calabria con un indice di 0.52. Le regioni più anomale, in positivo e in negativo, sono la Calabria e il Trentino-Alto Adige. In Calabria la media provinciale degli sportelli operanti è di 62, detenuti da 10 aziende di credito; in ogni provincia esistono solo 15 banche che operano in concorrenza alle dieci citate; l'offerta dei servizi bancari è scarsa: lo so vede considerando il rapporto tra sportelli e popolazione (densità bancaria): nella regione gravita intorno ad ogni banca un numero di persone più che doppio (8958) rispetto alla media nazionale. Il «caso felice» è quello del Trentino: ogni sportello serve 1742 persone. Il record negativo, in questo senso, è detenuto dalla Sardegna (11.606 persone per sportello), seguita dalla Campania (10.808), dalla Calabria, dal Molise (7787) e dal Lazio (6081). Nella fascia dei valori medi sono il Piemonte (4184), la Liguria (4155), la Lombardia (4063), il Veneto (4590), la Sicilia (4536). Su valori alti l'Emilia (3250), la Toscana (3426), poi l'Umbria, le Marche. Pier Mario Fasanotti

Persone citate: Pier Mario Fasanotti