Per 2 ore non si trovo un'ambulanza Autista resta senza soccorsi e muore

Per 2 ore non si trovo un'ambulanza Autista resta senza soccorsi e muore Un dirigente della squadra di calcio Bellavista colto da malore allo stadio Per 2 ore non si trovo un'ambulanza Autista resta senza soccorsi e muore La Croce Rossa di Ivrea non aveva mezzi a disposizione - La polizia è riuscita a far intervenire un'autobarella della Montedison ma era sprovvista della bombola d'ossigeno Per evitare d'investire un cane, diciassettenne sbanda e si uccide Forse il freddo pungente di questi giorni ha provocato la morte di Giovanni Deriu, 44 anni, di Bellavista, quartiere alla periferia di Ivrea. Il freddo, ma forse, secondo i famigliari, soprattutto il mancato arrivo di un'ambulanza attrezzata giunta dopo ore di drammatica attesa. E' successo domenica pomeriggio al campo sportivo di Bellavista: la squadra di calcio è impegnata nell'incontro di campionato (seconda categoria) contro il Villanova. Il Deriu, autista all'Olivetti, era da quattro stagioni un appassionato dirigente della società. Domenica come al solito si era recato al campo per sostenere i suoi beniamini. Con lui il fratello e la moglie, anch'essi contagiati da quella simpatica malattia che si chiama tifo. Improvvisamente il Deriu sbianca in volto. I dirigenti del Bellavista lo «caricano»a braccia su un'auto e lo portano a casa, in via Giovanni XXIII. Poteva a quel punto essere ancora salvato? «Era vivo — dice il figlio — abbiamo subito avvertito la polizia che ci mandasse un'ambulanza. Ma ci è stato risposto che la Croce Rossa non aveva mezzi disponibili. E' arrivata una macchina della Montedison, priva però delle bombole d'ossigeno». Giun- ge anche un medico che tenta di rianimare l'uomo, senza riuscirvi: «L'ambulanza si è vista due ore dopo — dicono ancora i famigliari — comunque troppo tardi». E' difficile ipotizzare che la salvezza dell'autista è dipesa dalla tempestività dei soccorsi. Indubbiamente le cause della morte non sono da ricercarsi unicamente nella congestione. Il freddo è stato probabilmente la causa scatenante per una situazione cardiaca già compromessa, anche se ignorata da tutti. Resta tuttavia un dubbio. La certezza è invece che. ancora una volta, il servizio di soccorso non ha funzionato. * Un ragazzo di Poirino, Marco Ramella. che avrebbe compiuto 17 anni il prossimo 26 dicembre, è morto domenica mattina alle Molinette per le ferite riportate in un incidente successo, poche ore prima, in frazione Avataneo di Poirino. Il Ramella viaggiava sulla «500» guidata da Marco Morando, 18 anni, frazione Avataneo, e con il fratello di questi, Luca di 13 anni. Sulla strada comunale della Braida. pare per evitare un cane, l'auto ha sbandato, è uscita di strada ed è capottata. Mentre il giovane Luca usciva illeso dalle lamiere, Marco Ramella. apparso subito il più grave, veniva portato alle Molinette mentre Marco Morando era medicato all'ospedale di Chieri (guarirà in pochi giorni). Ancora in vita, il sedicenne moriva per politrauma alle 245.

Luoghi citati: Ivrea, Poirino