Due orefici e portinaia in ostaggio per due ore dei banditi: 40 milioni

Due orefici e portinaia in ostaggio per due ore dei banditi: 40 milioni Assalto alle 18,30 di quattro armati e mascherati in via XX Settembre Due orefici e portinaia in ostaggio per due ore dei banditi: 40 milioni Le vittime, Matteo e Ugo Giraudo (78 e 52 anni) immobilizzate dai rapinatori prima nella portineria e poi nell'alloggio della custode - Uno dei titolari è stato ammanettato Altro assalto in via Genova: tre malviventi picchiano e legano un gioielliere Due orefici e una portinaia sono stati sequestrati per due ore da quattro banditi che hanno ripulito una gioielleria: bottino 40 milioni. Il drammatico assalto è avvenuto alle 18.30 in via XX Settembre angolo via Gramsci 1. nel negozio di Matteo e Ugo Giraudo. di 78 e 52 anni. Due rapinatori sono entrati nello stabile da una porticina di via Gramsci e si sono infilati nella portineria, dove si trovava la custode Maddalena Balaudo. 51 anni. La donna è stata immobilizzata su di una sedia e tenuta sotto il tiro di pistole con silenziatore. Nessuno si è accorto di nulla poiché i banditi hanno chiuso le tendine del gabbiotto. in modo che non si vedesse nulla da fuori. La Balaudo è rimasta prigioniera dei malviventi fino alle 20.30. Contemporaneamente altri due complici si erano appostati vicino alla porta del retro. I due Giraudo non si accorgono di niente: chiudono la cassaforte, rimettono in ordine gli scaffali ed abbassano la saracinesca. Pochi minuti dopo escono dalla porta secondaria. Ma ad aspettarli vi sono i due rapinatori. Puntano le armi: «Presto, filate dentro e non fiatate». Li spingono nell'alloggio della portinaia. Ugo Giraudo è ammanettato, mentre il padre è colto da malore. Contemporaneamente i complici entrano nel negozio e riempiono due borse sportive con gioielli e orologi esposti nelle vetrinette interne e in quella che dà sulla strada. A colpo eseguito la donna ed i due orefici vengono fatti salire al primo piano, nell'alloggio della Balaudo. La donna (il marito è all'ospedale, il figlio assente) è costretta ad aprire. I tre. minacciati dalle pistole, entrano. Poi i banditi li rinchiudono dentro e fuggono. Non si sa se a piedi o in auto. Ma di loro si perdono subito le tracce. Solo alle 20.30 gli ostaggi si liberano. ♦ Rapina da 80 milioni ieri pomeriggio nella gioielleria «Mary Ann», via Genova 83, di cui sono titolari le sorelle Maria e Anna Belliero, di 33 e 26 anni, abitanti rispettivamente in via Gozzano 5, Nichelino e in via XX settembre 3. Due giovani, entrati nel negozio con uno stratagemma, hanno immobilizzato Alessandro Revello, 27 anni, marito di una delle proprietarie, e dopo averlo legato e rinchiuso in uno sgabuzzino, hanno svuotato la cassaforte. Tutto si è svolto nel volgere di pochi minuti e i banditi dopo aver preso i plateaux sono scappati a piedi. • La rapina è avvenuta verso le 15, mentre Alessandro Revello stava lavorando dietro il banco. Ricorda: «Per accedere nel negozio bisogna superare due porte chiuse con serrature elettriche e i banditi per ingannarmi hanno mostrato attraverso il cristallo un orologio. Ho pensato che fossero venuti da me per farlo riparare e ne sono stato convinto anche quando li ho avuti di fronte. Si sono comportati normalmente per alcuni istanti, ma ho cambiato parere appena mi sono gira to ». Dalle tasche dei due giovani (uno vestito con un cappotto beige, l'altro con una giacca a vento colorata) sono uscite le pistole. «Alea le mani — hanno detto al commerciante — questa è una rapina. Vogliamo sapere dove è nascosto il quadro comandi del sistema di allarme». Ancora il gioielliere: «Ho cercato di perdere tempo, ma con un pugno e con le minacce mi hanno costretto a rispondere. Hanno subito disattivato il sistema che sapevano benissimo essere collegato con il commissariato, poi si sono di nuovo rivolti a me e dopo avermi immobilizzato mi hanno legato e trascinato nello sgabuzzino». Padroni del negozio, i due rapinatori hanno cominciato a fare man bassa dei preziosi custoditi nella cassaforte, trovata semiaperta. L'hanno svuotata completamente: collane, anelli e orologi d'oro sono finiti in due sacchetti di plastica. Poi sono scappati, passando dalla porta della retrobottega, Vv. testimone li ha visti correre verso corso Unità d'Italia. L'allarme è stato dato da una cliente, Angela Avigliano, 53 anni, via Guala 91, che insospettita dal disordine trovato sul bancone ha chiamato aiuto nel bar vicino all'oreficeria. Ha detto il commerciante mentre lo slegavano: «Siamo assicurati solo per 50 milioni». Alessandro Revello rapinato, colpito e legato dai banditi - La titolare dell'oreficerìa: Anna Belliero

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