La signora esce in pelliccia meglio usare l'auto blindata

La signora esce in pelliccia meglio usare l'auto blindata Preziosa e anche spiritosa la moda dell'inverno ,81-,82 La signora esce in pelliccia meglio usare l'auto blindata Raramente, come per l'inverno '81-'82, complice il ritorno ai volumi pronunciati, alle cadenze romantiche, le pellicce sono apparse cosi orgogliose, sicure di sé. Superbi pelami, rivoluzionarie tecniche di lavorazione, esplosive ruches o intarsio sul rovescio, dram¬ matici effetti o la rigorosa semplicità più lussuosa dell'esasperato gioco delle pelli congiunte a forma di fiore: pellicce da guardia del corpo, da macchina blindata, sentite come spettacolo, come favola, irrangiungibili senza il desiderio di raggiungerle. Ma curiosamente, all'ombra delle immagini da eroina tolstoiana, da diva del cinema muto, ecco la pelliccia a piccole dosi, in miniatura (mai visti tanti boleri, tanti cardigan) o come guarnizione del soprabito in tessuto rustico o povero, magari soltanto delle sovrammesse cappette, dei colli dei polsi, come tanti anni fa. La pelliccia che scalda il tailleur invernale o il mantello, ora chasuble senza maniche, ora appena una collarettasprone. E' riapparso lo scialle, il persiano intagliato, traforato ad imitare la maglia, si è rivisto im manicotto, il bordo sottile, ma folto intorno alla mantella, volpe, ma anche la pin, due piccoli visoni a sciar pa, la volpe bionda a bando liera, persino il pendente, la catenina sostituiti da un'esile collana di visone bruno. I tempi sono difficili, anche chi può ha il buon gusto di non ostentare un lusso che stride sullo sfondo d'una real tà talora drammatica persino negli atelier della moda. Viscardi che pure ha visto arridere molta fortuna per i giacconi in linciotto. afferma che come molti anni or sono, sta risalendo nel ruolo di vera e propria alternativa al visone, la pelliccia di castoro. Ora è assai più morbido d'una volta, meno pesante quindi e ugualmente caldo, poi c'è il colore, non tanto il marron tradizionale, ma un biondo luminoso, vellutato. Aggiungi il taglio impeccabile di Viscardi e la giacca, magari reversibile in impermeabile di seta, è pratica e preziosa insieme. Qualcuno ha dimenticato i montoni dell'immediato ultimo dopo guerra? Il cuoio in vista, la pelliccia nell'interno, molto sportivi, adatti alla montagna, come di sera, se sono grigi ad esempio, montati su pelle avana o rosa antico, i giacconi in agnello italiano possono oggi portare la firma di Fendi, essere costruiti un po' in maglia, un po' in pelliccia. E proprio Fendi ha caldeggiato, è il caso di dirlo, il ritorno della guarnizione di pelliccia o la ripetizione d'un modello a strati:, gilè senza maniche in castoro, giacca di loden blu, su tailleur in pelle. La pelliccia come immagine più che come protagonista. Cosi sono bordate di appena un filo di pelo, magari in lapin colorato, tono su tono o a contrasto, molte delle mantelle corte, i poncho, che la moda d'inverno posa sul tailleur e ancora più esigui sul cappotto, a guisa di pellegrina. Nello stesso spirito di minor impiego di pelliccia e preciso contenuto moda, i giaccotti che la Dyaline ha realizzato in mongolia, rovesciabili su belle fodere ottenute cucendo insieme con lavoro da «certosino», autentici bordi afghani, o le camicie in persiano colorato, i pullover in merinos coi pon pon di volpe. Uno dei bestseller di Rita Togno è stato appunto il cardigan o il blouson, in castoro a pelle intera o in striscioline di volpe, leggero e colmo di tepore come un piumino. La stilista torinese ha sentito molto anche la pelliccia come accessorio: dal confortevole, ricco cappuccio nella stessa stoffa del mantello ma foderato di pelo al manicotto, senza dimenticare la bestiolina di visone, assicurato ad armacollo da una catenella dorata.. . „ .. Lucia Sollazzo Proposta moda di Vanify Fair per il mantello di visone grigio

Persone citate: Fair, Fendi, Lucia Sollazzo, Preziosa, Rita Togno, Viscardi