Scoperti a Genova tre covi delle Br con armi, bombe e 50 kg di tritolo

Scoperti a Genova tre covi delle Br con armi, bombe e 50 kg di tritolo L'operazione dopo l'arresto di tre giovani effettuato nei giorni scorsi Scoperti a Genova tre covi delle Br con armi, bombe e 50 kg di tritolo GENOVA — Tre «covi» nei quali gli aderenti alla «Brigata Buranello» delle «Brigate rosse» nascondevano armi e documenti sono stati scoperti dai carabinieri del gruppo di Genova. L'operazione è avvenuta dopo il fermo di alcuni giorni fa di tre persone accusate di far parte di questa «brigata»: un operaio dell'Italsider di Campi, Luciano Fausto Rossi, un biologo, Enrico Cresta, e un impiegato, Marco Roberto. Nei giorni scorsi, ma la notizia è stata resa nota solo ieri, i carabinieri hanno scoperto un primo «covo» a Montoggio, un paese alle spalle di Genova. In questo alloggio, affittato da Marco Roberto, sempre secondo i militari, si sarebbero svolte alcune riunio- ni di presunti brigatisti. Negli ultimi tempi, però, l'appartamento sarebbe stato «congelato», cioè sarebbe stato svuotato di tutto ciò che poteva essere compromettente, forse perché i frequentatori ritenevano che fosse stato individuato. La scoperta più sostanziosa, i carabinieri l'hanno fatta a Creto, altro centro dell'entroterra non molto lontano da Montoggio, dove in un anfratto, nascosti dentro un capace bidone metallico, sono stati rinvenuti armi e esplosivi. Dal contenitore, infatti, sono saltati fuori 50 chilogrammi di gelignite e tritolo, una bomba da guerra a percussione e frattura prestabilita di fabbricazione svizzera — si spara con un fucile e al momento dell'esplosione lancia i propri frammenti in un cerchio del diametro di 80-90 metri —, due mitra con 500 proiettili, saponette di tritolo, una pistola Berettn allibro 7,65, due bombolette di gas narcotizzante, una bomba illuminante di fabbricazione spagnola, proiettili vari e una macchina per scrivere. A Nervi, infine, alla periferia orientale di Genova, in un magazzino affittato da Enrico Cresta i carabinieri hanno ancora trovato circa duecento opuscoli della «Campagna nelle fabbriche n. 17» del «Diario di lotta nelle fabbriche genovesi Ansaldo e Italsi- der», parecchi volantini, tutti già noti, e uno striscione di tela rossa con la scritta: «Brigata Buranello». I carabinieri, dopo questi rinvenimenti, proseguono nel massimo riserbo le indagini che avrebbero già portato, tra l'altro, all'accertamento di collegamenti tra gli appartenenti alle brigate «Buranello» e «Panciarelli» (uno dei brigatisti morti in via Fracchia). Questa «brigata» sgominata dagli investigatori nei mesi scorsi, agiva prevalentemente all'interno dell'Italsider. I membri di queste due «brigate» sempre secondo i carabinieri, avevano già program¬ mato alcune azioni. p. 1.

Persone citate: Buranello, Enrico Cresta, Luciano Fausto Rossi, Marco Roberto, Panciarelli

Luoghi citati: Genova, Montoggio