Haig «per l'ultima volta» tende la mano a Managua

Haig «per l'ultima volta» tende la mano a Managua La Conferenza dell'Organizzazione degli Stati americani Haig «per l'ultima volta» tende la mano a Managua DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — A conclusione della Conferenza dell'Osa, l'Organizzazione degli Stati americani, svoltasi nell'isola di Santa Lucia nei Caraibi. un Paese di fresca indipendenza, il segretario di Stato Haig ha offerto un'ultima possibilità di amicizia al Nicaragua. Accantonando momentaneamente le denunce e le minacce dei giorni scorsi (non permetteremo, aveva detto, che Managua diventi la prima base militare sovietica nel Centro-America), ha affermato che la superpotenza -è pronta a prendere in considerazione le istanze nicaraguegne e se il regime sandinista farà altrettanto con quello di Washington, è pronta a stabilire rapporti appropriati-. Haig ha lasciato però chiaramente capire che se l'offer- ta venisse respinta, gli Stati Uniti prenderebbero misure per fermare -il massiccio riarmo in corso nel Nicaragua... che altro non è se non il preludio di un'escalation dei conflitti nel Centro America-. Il segretario di Stato ha aggiunto con enfasi che la superpotenza desidera -unirsi a tutti gli altri Stati della regione in iniziative prudenti e necessarie ad evitare che uno di essi diventi trampolino di lancio del terrorismo e della guerriglia-. Haig si è quindi scagliato in una violenta diatriba contro Cuba li discorso parzialmente conciliante di Haig è stato respinto con inattesa asprezza dal ministro degli Esteri del Nicaragua, D'Escoto Brockman, che lo ha accusato di -menzogne- e di -terrorismo verbale-. Ma ha fatto breccia negli altri ministri degli Esteri presenti, non solo per la sua fermezza e moderazione, ma anche perché il segretario di Stato ha abilmente presentato un'alternativa di partnership economica con gli Stati Uniti. Ha avanzato infatti una proposta maturata in una serie d'incontri trilaterali con Messico e Canada: l'apertura del mercato statunitense, libero da dazi o tariffe, a certi prodotti dei Caraibi e del Centro America. Di fatto la Conferenza dell'Osa ora è chiamata ad accettare o respingere nelle prossime settimane il principio che la collaborazione e gli aiuti (investimenti, prestiti, una zona unilaterale di libero scambio) devono procedere parallelamente alla prevenzione del riarmo del Nicaragua e della guerrìglia nei Paesi vicini. In altre parole, Haig ha chiesto che l'Osa impedisca a Managua di diventare una seconda Avana. E' una decisione più appetibile di quella presa nel '61 di espellere Cuba sulla base del Trattato di Rio de Janeiro del '47. La parte del discorso del segretario di Stato concernente il regime sandinista, come accennato, è stata'più moderata di quella concernente il regime castrista. Haig ha detto che il Nicaragua -disporrà tra breve di carri armati e aerei mai visti prima nel Centro America-. Ma ha aggiunto che Cuba -viola sistematicamente il principio di non intervento da noi sancito-.

Persone citate: Brockman, Haig